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Turismo, Sicilia tra le terre del vino preferite

Di Redazione |

VERONA – Sono il 23% degli italiani che nel corso dell’ultimo anno hanno fatto una vacanza o un’escursione alla scoperta del vino e delle migliori cantine della Penisola, e solo il 18% esclude di farlo. Lo afferma l’indagine Mercato Italia – Gli italiani e il vino, realizzata da Vinitaly con l’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitorl, presentata all’inaugurazione del 53/O salone a Verona. Sei le regioni che guidano la classifica dell’enoturismo: Toscana (27%), Piemonte (12%), Veneto (9%), Sicilia (7%), Friuli Venezia Giulia (5%), e Puglia (5%). Le zone in testa nelle preferenze degli enoturisti sono il Chianti e Siena, le Langhe e Asti, e l’area di Valdobbiadene.

Se il 23% degli italiani ha già fatto una vacanza nelle terre del vino, il 5% lo ha invece in programma, entro un anno, mentre per il 26% è un’idea, non ancora programmata. Roma e Napoli, secondo la ricerca, sono le città che contano più enoturisti tra i millenials, Milano tra la cosiddetta generazione X.

E la partecipazione alla 53 esima edizione del Vinitaly conferma un primato per la Sicilia: è la regione più vitata d’Italia con 97.063 ettari, seguita dal Veneto con 94.291 ettari e dalla Puglia con 88.417 ettari. Le cifre sono aggiornate al luglio scorso. Dei 97.063 ettari che compongono il Vigneto Sicilia, 73.601 sono rivendicabili come vigneti a «Denominazione d’origine» (Do) o a «Indicazione geografica» (Ig), ovvero con produzioni che seguono specifici disciplinari orientati verso la qualità, mentre i rimanenti 23.462 ettari sono classificati come produzione di vino varietale e generico (vino da tavola). L’orientamento del Governo Musumeci è di ridurre al minimo la superficie a «vino da tavola» migliorando pertanto la qualità per incrementare la competitività sui mercati dei prodotti siciliani. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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