5 dicembre 2025 - Aggiornato alle 22:12
×

Le immagini del misterioso Beluga "arruolato" dai russi per scopi militari

Redazione La Sicilia

30 Aprile 2019, 13:54

MOSCA - Un beluga con una misteriosa imbracatura di fabbricazione russa è stato trovato ieri al largo delle coste della Norvegia e alcuni esperti ipotizzano che sia stato addestrato dalle forze armate del Cremlino per non si sa bene quali scopi. Il cetaceo aveva sull'imbracatura la scritta "Equipaggiamento di San Pietroburgo» e un supporto per una telecamera. Ma nessuna telecamera con sé. Nuotava nelle acque attorno all’isola di Ingoya e si avvicinava alle imbarcazioni. Il professor Audun Rikardsen, biologo marino dell’Università dell’Artide di Tromsoe, in Norvegia settentrionale, ritiene probabile che dietro vi sia la Marina militare russa, che ha una base a Murmansk, a circa 400 chilometri dall’isola di Ingoya. «Una collega russa - ha spiegato Rikardsen alla Bbc - mi ha detto che loro non fanno esperimenti di questo tipo ma che la Marina militare per alcuni anni ha catturato e addestrato questi animali».

Il colonnello russo Viktor Baranets però respinge l’idea di un coinvolgimento delle forze armate di Mosca. «Se avessimo usato questo animale per spiare - spiega a Radio Govorit Moskva - pensate davvero che avremmo fatto trovare un numero di cellulare e il messaggio "per favore, chiamate questo numero?"». Il colonnello ha però ricordato che le forze armate russe addestrano delfini a Sebastopoli, nella penisola di Crimea che il Cremlino ha occupato nel 2014. «A Sebastopoli - ha detto l'ufficiale - abbiamo un centro per i delfini militari, sono addestrati per eseguire vari compiti: ispezionare i fondali marini, uccidere sommozzatori nemici, attaccare ordigni agli scafi delle navi nemiche».

Secondo il professor Rikardsen, «i beluga, come i delfini e le orche, sono abbastanza intelligenti e possono essere addestrati come i cani».

Anche i soldati americani addestrano a San Diego delfini e leoni marini per localizzare mine e altri oggetti pericolosi sui fondali nonché per individuare persone non autorizzate ritenute un pericolo per le navi Usa. Le truppe americane hanno usato i delfini anche nella guerra in Iraq nel 2003 come supporto alle squadre impegnate nell’attività di sminamento.