Ponte Morandi a Genova, in corso la demolizione: ecco quanto costerà abbatterlo e poi ricostruirlo
GENOVA - Dopo un’intera giornata di lavori l'impalcato da 800 tonnellate del moncone ovest del viadotto Morandi ieri a tarda ora è stato sollevato. Ora avverrà il taglio definitivo che permetterà successivamente la discesa. L’operazione durerà diverse ore. La discesa è prevista con sette metri all'ora. L'impalcato dovrà essere calato da circa 48 metri, e nel video che vi proponiamo potrete scoprire quanto costerà la demolizione dell'intero viadotto e la spesa per la ricostruzione del nuovo ponte.
Intanto gli esperti del laboratorio svizzero dove sono stati inviati i reperti del ponte Morandi hanno reso noto che hanno analizzato anche il blocco 84, ovvero un detrito del tratto di carreggiata sospesa tra le due selle Gerber, nella relativa parte terminale con la piastra di collegamento. Nella loro relazione, i tecnici scrivono che il blocco 84 presenta «fili dei tiranti fortemente corrosi e incrinati, armature lente corrose, deformate e rotte, aree di calcestruzzo scheggiato e incrinato».
Gli stessi esperti, poi, spiegano che «le superfici di frattura dei fili del 132.3 e del filo 132.28 presentano una corrosione secondaria (quella verificata ad esempio durante l’impatto e la collisione dei detriti) estremamente elevata e le strutture della frattura sono pertanto completamente irriconoscibili». «A livello macroscopico, i fili sembrano rotti con un basso livello di allungamento. La superficie di frattura del campione 132.3 - continuano gli esperti - mostra una frattura da trazione con momento flettente, il campione 132.3.giallo presenta una frattura da taglio e il campione 132.28 evidenzia superfici di frattura da taglio fibrose. Nell'area di rottura, le superfici dei tre fili sono fortemente attaccate dalla corrosione uniforme. La sezione trasversale del filo è ridotta nell'area delle superfici di frattura fino al 25% per il campione 132.3.giallo e fino al 40% per il campione 132.28».
E ancora: in quasi tutti i campioni di ferro e calcestruzzo esaminati, sono state rilevate quantità da esigue a molto elevate «di cloruri e solfati che favoriscono la corrosione e quantità di nitrati, formiati e acetati corrosivi». Su tutti i fili esaminati, inoltre, «il contenuto totale di idrogeno è significativamente superiore alla soglia critica».