newsletter xte
Carlo Calenda invita Enrico Letta «a vedersi oggi con Più Europa e chiudiamo in un senso o nell’altro». E il segretario Pd si dice «disposto ad incontrarli ma senza veti ed esclusioni». «Da parte mia – assicura – c'è la volontà di una intesa con Calenda». Il quale ribadisce il no a Di Maio, Fratoianni e Bonelli, e una presa di posizione chiara su temi quali il rigassificatore: «Patti chiari, o dici “non riesco” e chiudiamo». Sondaggio YouTrend per Skytg24: senza calenda a rischio 16 collegi. Nel centrodestra, che ha una alleanza già definita si discute di programmi. E il tema della ricandidatura di Musumeci resta sullo sfondo.
«Essere umile, così la politica potrà recuperare cedibilità tra i cittadini». Intervista al vescovo di Catania mons. Luigi Renna tocca diversi temi del dibattito pubblico in Sicilia.
«Basta, mi faccio suora». Un modo di dire che può diventare una scelta di vita tanto radicale quanto complicata. Disilluse dalla vita e sommerse dai problemi le donne che pensano di trovare aperte le braccia di Cristo e le porte dei conventi, affllitti da una desertificazione galoppante, incappano nei veti per prendere i voti: niente sesso, niente famiglia, niente figli. Bisogna inoltre essere cattoliche, sane, non avere debiti e lasciarsi i problemi alle spalle. Eccezioni a parte, la strada è lunga e in salita.
L’Hydrogen Industrial Lab di Enel Green Power è tra i progetti italiani beneficiari del finanziamento IPCEI Hy2Tech, il fondo con una dotazione complessiva di 5,4 miliardi di euro messo a disposizione dall’Unione europea per lo sviluppo d’iniziative d’interesse strategico incentrate sull'idrogeno. L'Hydrogen Industrial Lab di Enel Green Power, – spiega una nota – concepito nell’ambito di Nexthy, l’iniziativa dell’azienda nata per accelerare l’implementazione delle tecnologie e del business dell’idrogeno verde, è un laboratorio d’innovazione su scala industriale che sorgerà in Sicilia tra i comuni di Sortino e Carlentini.
Mediterraneo, e mari siciliani, sempre più tropicalizzati. L’allarme del direttore della riserve dei Ciclopi che ha posto l’attenzione sul cambiamento climatico ma anche sul nuovo canale di Suez che favorisce l’ingresso di specie animali tropicali nel nostro mare. Tra le specie più pericolose la cubo medusa.