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Non s’allenta la morsa del Covid sull’Italia

 

Di Redazione |

Non s’allenta la morsa del Covid sull’Italia: per il terzo giorno in Italia oltre 10mila contagi e il governo vorrebbe più vaccinazioni, ma è difficile convincere i “no vax” e si punta tutto sui richiami. Anche la Sicilia (ieri 640 casi) corre ai ripari: da lunedì  via alle terze inoculazioni  per il target 40-59 anni, oggi e domani Palazzo degli Elefanti diventa un “hub vaccinale”. Ennesimo appello di Mattarella: “Combattiamo l’anti-scienza”. Ma c’è pure chi va ai coronaparty per ammalarsi e  ottenere così il green pass “a tempo” per i guariti. 

La zona dell’area portuale dell’isola di Vulcano e in quelle adiacenti sarà interdetta dalle 23 alle 6 e le persone non potranno stare a casa a causa del livello di gas per l’attività vulcanica. Vita regolare di giorno. Queste le misure annunciate dal sindaco di Lipari Marco Giorgianni nel giorno 8 in cui la Regione ha proclamato lo stato d’emergenza “allo scopo di attivare tutte le iniziative necessarie a garantire la risposta operativa sul territorio, la mitigazione dei rischi e l’assistenza alla popolazione colpita dal progredire dei fenomeni vulcanici nelle ultime settimane”.

Aggiornamenti


Politica siciliana in fibrillazione, una lunga stagione elettorale tra le Amministrative della prossima primavera a Palermo e le Regionali dell’autunno 2022. Oggi convention di Diventerà Bellissima a Catania per illustrare i quattro anni di governo di Nello Musumeci e della sua giunta, ieri a Palermo blitz di Giorgia Meloni per la presentazione del suo libro, occasione per rilanciare la candidatura si Caterina Varchi a Palazzo delle Aquile, rassicurare gli alleati sulla “ricucitura” dello strappa consumatosi a Catania tra il sindaco Pogliese e la Lega, e frenare sulle Regionali: “Legittimo che Musumeci voglia ricandidarsi, ma è prematuro per tutti dare indicazioni”.  

Dal governo Musumeci altri 200 milioni per le imprese siciliane colpite dalla pandemia


«Il dottor Guido Lo Forte nascose a Paolo Borsellino che il 13 luglio 1992 aveva firmato l’archiviazione dell’inchiesta su mafia e appalti. Mi oppongo alla richiesta della difesa di sentirlo in aula insieme a Roberto Scarpinato e Giuseppe Pignatone». Lo ha detto l’avvocato Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino, e genero del giudice ucciso nell’attentato del 19 luglio del 1992, nel corso dell’udienza di ieri del processo sul depistaggio della strage di Via D’Amelio che si celebra a Caltanissetta e vede imputati tre poliziotti. Il dibattimento prosegue tra rivelazioni e nuove veleni. «Ho un ricordo molto vivo dell’interrogatorio a Pianosa: Scarantino parlava come un fiume in piena, non c'erano pause, era molto agitato. La seconda cosa che ricordo è che a un certo punto ci fuun’interruzione. Potei parlare con lui da solo e mi disse quello che gli era stato promesso, ossia 400 milioni di lire fuori dal carcere e in località protetta. Il mio dovere fu quello di dire a Scarantino che erano tutte frottole. Perché ciò che poteva avere dallo Stato era quello previsto dalla legge»,  ha detto l’avvocato Luigi Li Gotti, chiamato a deporre.


 Nel periodo compreso tra gennaio e ottobre di quest’anno, in Sicilia i nuclei familiari richiedenti il reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza sono stati 164.053, mentre i nuclei percettori di almeno una mensilità sono stati 299.332, coinvolte 716.332 persone. L’importo medio mensile è di 595,90. 


 Jovanotti riporta in spiaggia il suo megashow, ma anche nel 2022 salterà la Sicilia:  “Non ci sono luoghi adatti  ad ospitare in sicurezza un pubblico di 50mila persone. Se si trovasse un luogo giusto verrei volentieri con il mio spettacolo”.

BUONGUSTO

Il tartufo è quasi patrimonio Unesco ma la Sicilia rischia di perdere il treno

La Sicilia rischia di perdere un treno importante per lo sviluppo del territorio. A metà dicembre l'Unesco deciderà sul riconoscimento della cerca al tartufo come patrimonio mondiale immateriale dell’umanità. In Sicilia da un anno aspettiamo che l’assessorato all’Agricoltura emani il regolamento, un ritardo assurdo considerato che la legge sulla valorizzazione del tartufi siciliano è stata approvata dall’Ars ben 24 mesi fa».

Lo ha denunciato il presidente del Centro di ricerca per la valorizzazione del tarfufo siciliano, l’avvocato Nino Iacono. «I comuni di Palazzolo Acreide, Capizzi, Palazzo Adriano e Castelbuono sono membri della Città del tartufo, ente che in modo lungimirante si sta battendo perché l’Unesco congeda questo prestigioso riconoscimento – afferma Iacono – Appare assurdo che mentre il mondo sta riconoscendo il valore che il tartufo ha per la crescita dell’economia, in Sicilia tutto sia fermo. Mi rattrista che si rischia di non farsi trovare pronti per questioni burocratiche. Non è più possibile. Chiediamo, ancora una volta agli organi competenti di fare la propria parte e sostenere la crescita di una filiera che ha già iniziato a muovere i primi passi per tutelare cavatori, imprese di trasformazione, commercianti e attività turistiche».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA