Putin si dice pronto a riprendere la trattativa diplomatica con l'Ucraina

Putin si dice pronto a riprendere la trattativa diplomatica con l'Ucraina, dopo aver accusato Kiev di averla sospesa. Il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz, però, hanno chiesto oggi a Putin di farlo intavolando «negoziati diretti e seri» con Zelensky. Il presidente ucraino insiste su questo punto, perché, spiega, «non c'è nessun altro con cui negoziare: ha costruito uno Stato in cui nessuno decide nulla». Putin mette però in guardia l’Europa: “la fornitura di armi all’Ucraina da parte dell’Occidente rischia di creare una ulteriore destabilizzazione”. 
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L'ipotesi di una missione di Salvini a Mosca continua a fare discutere. Salvini ha detto che «se dovessi incontrare Putin gli chiederei, anzitutto, il cessate il fuoco. E andrei anche a Kiev», ma ha poi precisato che «non ho certezze che ci andrò». Di Maio puntualizza che «se si parla con Putin, con Putin ci parla Draghi». Meloni commenta: «Non è un tema su cui fare campagna elettorale». Durissimo Calenda: «Lascia lavorare gli adulti». E Salvini, stizzito: «Ma chi me lo fa fare, me ne sto qualche giorno con i miei figli e i miei genitori, tenetevi la vostra guerra e le vostre polemiche». 

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Gioirgia Meloni rilancia la questione della premiership nella coalizione di centrodestra e su Musumeci conferma che si deciderà dopo le amministrative. Dal pd intanto mandato pieno al segretario Anthony Barbagallo per le trattative in vista della regionali.
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Comizio di Trump alla convention della Nra, la lobby delle armi Usa. «Ci andremo a riprendere la Casa Bianca e renderemo l'America più sicura, più ricca e più grande di sempre, combatterò il male», ha detto l’ex presidente rilanciando la proposta di armare gli insegnanti. La polizia del Texas ammette intanto che «è stato un errore non fare irruzione nell’aula» della scuola elementare di Uvalde, dove Salvador Ramos ha ucciso 21 persone. 
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Il Premio per la migliore interpretazione femminile al 75/o festival di Cannes è stato vinto da Zar Amir Ebrahimi in Holy Spider di Ali Abbasi. La Camera d’or, il premio per la migliore opera prima di tutta la selezione del 75/o festival di Cannes, è stato vinto da War Pony di Gina Gammel e Riley Keough, presentato nella selezione ufficiale di A Certain regard. Mentre a Plan 75 di Hayakawa Chie è andata la menzione speciale.