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Belpasso, annullata (con rinvio) la “semilibertà” al figlio del Malpassotu

La Cassazione ha accolto il ricorso del pg di Cagliari. Tutto torna al Tribunale di Sorveglianza

Laura Distefano

25 Maggio 2025, 22:23

salvuccio_pulvirenti

Resterà dietro le sbarre Salvuccio Pulvirenti, figlio del defunto boss Giuseppe “u malpassotu”. La Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza emessa lo scorso ottobre dal Tribunale di sorveglianza di Cagliari che aveva concesso al killer belpassese la “semilibertà”. E invece ora tutto è stato rispedito indietro.

Salvuccio Pulvirenti è finito dietro le sbarre nel 1993 ed è stato condannato all’ergastolo per 4 omicidi. Quando suo padre, catturato dai carabinieri dopo un lungo periodo di latitanza, decise di pentirsi il figlio non prese quella strada. Anzi. Giuseppe ‘u malpassotu’ era il braccio sanguinario dei Santapaola-Ercolano. Era quello che faceva il lavoro sporco. Sono stati assassini senza scrupoli i “malpassoti, pronti a torturare e bruciare vivi, Commise un altro delitto Salvuccio Pulvirenti: «uccise Orazio Petralia», scrivono i giudici della Cassazione citando il ricorso del pg. In un primo momento Pulvirenti è stato anche detenuto al 41bis. Ma dal 2017 è classificato in media sicurezza. Il Tribunale di Sorveglianza che ha emesso il provvedimento ha scritto che Pulvirenti jr stava maturando e sperimentando «una condizione diversa da quella del mero appartenente ad un’organizzazione criminale».

Ma il Pg ritiene che non sono state valutate le prove contrarie, come una nota della Dda in cui si evince che «sarebbe pronto a rinsaldare i legami con gli appartenenti al sodalizio criminoso di appartenenza». E ancora per il Pg, non si può considerare “giustizia riparativa” l’invio di lettere di scuse ai sindaci delle cittadine dove ha commesso gli omicidi (ne ha confessato uno). Anche nel provvedimento di Sorvaglianza, non a caso, si parla di «embrionale tentativo di riparazione».

Per la Cassazione infatti risultano «certamente insufficienti» le mere «espressioni di solidarietà e richieste di perdono inoltrate tramite terzi alle vittime». Inoltre per il collegio degli ermellini al momento «non può ravvisarsi un quadro completo e rassicurante che dimostri il venir meno del pericolo di ripristino dei pregressi legami con la criminalità organizzata».

La Cassazione ha quindi annullato l’ordinanza di semilibertà concessa a Pulvirenti con rinvio al Tribunale di sorveglianza di Cagliari «perché nell’ambito di nuovo giudizio, libero nell’esito, valuti la sussistenza e l’adeguatezza di iniziative del condannato a favore delle vittime nelle forme della giustizia riparativa, verificando se il percorso intrapreso abbia raggiunto o possa raggiungere esiti univocamente indicativi di definitivo ripudio dei pregressi legami con la criminalità mafiosa».