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L'emergenza

Gela, arriva l’estate e anche l’abbandono di animali: «Siamo stanchi, l’Asp deve intervenire con le sterilizzazioni a tappeto»

Non è mai stato attivato un pronto soccorso veterinario né un servizio in h24

Di Redazione |

Arriva la stagione estiva, il caldo torrido e la voglia di vacanze e cresce anche l’abbandono degli animali. Tutto questo si registra mentre le animaliste Liliana Mistretta e Giulia Cassaro stanno facendo i conti con le continue richieste che giungono dal territorio. Anche le più disparate: dalla segnalazione per un cane che stava nel balcone all’intervento per un gatto con una ferita al collo.

«Siamo volontari – affermano – e cerchiamo di dare delle risposte, ma è anche vero che l’Asp deve garantire tutti i servizi previsti dalle norme regionali. Non si possono avere due pesi e due misure, per alcuni argomenti ci si trincera dietro alle direttive regionali per altre invece no ne tengono conto. La città di Gela è grande e ci sono diverse problematiche. Una di queste riguarda la sterilizzazione delle colonie di gatti. Non si sono possono effettuare le sterilizzazioni a macchie di leopardo perché in questo modo non riusciamo a governare il problema. Bisogna attivare il servizio soccorso veterinario in h24».

Servizi carenti

Fino a qualche tempo fa l’Asp di Caltanissetta si trincerava dietro alla carenza di personale in forza al servizio, poi sono state effettuate le assunzioni. «Ancora oggi le difficoltà sono tante – affermano le due animaliste – non possiamo noi sopperire alle carenze di un ente pubblico che non riesce a dare risposte al territorio. Ci vogliono veterinari in h24 sempre reperibili e con strumentazione sanitaria per intervenire nei tanti interventi su strada».

La stanchezza ormai sta prendendo il sopravvento. Il randagismo ha un costo per il Comune di un milione di euro l’anno e fino a quando non ci sarà una microchippatura a tappeto nel territorio comunale sarà impossibile lottare contro chi abbandona gli amici a quattro zampe.«Nei rifugi – evidenzia Giulia Cassaro – ci sono tanti cani padronali e questo è il chiaro esempio che sono stati abbandonati dopo aver trascorso un periodo in famiglia. Ora però c’è un altro problema che deve essere affrontato ed è quello relativo alle adozioni. Ormai diverse famiglie del nord Italia non intendono più fare adozioni. È difficile piazzare anche i cani di piccola taglia. In questo modo trovare una via d’uscita sarà veramente difficile».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA