Il giallo del sequestro-lampo: il procuratore di Ragusa: "Ancora molti i lati oscuri" VIDEO
Nessuna pista al momento è esclusa. La pressione delle forze dell'ordine potrebbe aver determinato la liberazione anticipata del 17enne. Ora è caccia ai rapitori.
"La vicenda che aveva destato allarme e preoccupazione alla comunità vittoriese e non solo si è chiusa nel migliore dei modi con il rientro del ragazzo a casa, ma le indagini continuano", così il procuratore di Ragusa, Francesco Puleio sul caso del 17enne che è stato sotto sequestro per quasi 24 ore a Vittoria. Il capo degli uffici giudiziari iblei ha detto di aver voluto convocare una conferenza stampa per poter dare le informazioni, nei limiti imposti dal segreto investigativo, ai cittadini che tanto sono stati coinvolti in questo caso così inquietante. "Io devo dare atto - ha evidenziato Puleio - dello spirito di sacrificio delle forze dell'ordine che si sono prodigate sull'attività di controllo e hanno anche fatto pressione sulla realtà sociale e criminale del vittoriese e non solo del vittoriese. Attività d'indagine che ha permesso la risoluzione anticipata di questa infelice vicenda. E devo dare anche atto al lavoro della collega che ha seguito da vicino tutta la storia e che ha svolto gli accertamenti per avere un quadro più completo della vicenda, che presenta ancora molti lati oscuri su cui cercheremo di dare delle risposte".
Puleio, sollecitato dai giornalisti, ha spiegato che al momento più scenari restano aperti. Il sequestro a scopo estensivo "non risulta da nessun atto processuale" ma se "questo quadro dovesse essere confermato "gli atti verranno immediatamente trasmessi a Catania". Resta aperta anche la pista dell'intimidazione. "Debito per droga? Tutte le piste sono aperte", ha risposto Puleio.
La questione poi si è spostata sul patrimonio della famiglia del giovane rapito. Il padre è un imprenditore che opera al mercato ortofrutticolo di Vittoria. Perché non è stato congelato il patrimonio? A questa domanda il procuratore ha risposto che "non c'è alcuna prassi od obbligo in questo senso, si procede in base alle emergenze caso per caso".
Il procuratore di Ragusa invece ha tenuto il cordone completamente chiuso in merito "alle modalità del sequestro e della liberazione perché sono coperte dal segreto investigativo. La ricostruzione è ancora oggetto di accertamenti e può essere oggetto di altri sviluppi investigativi". I cronisti, infatti, hanno evidenziato che non è stato aggiunto nulla alla cronaca già raccontata ieri. Il 17enne si è presentato ieri sera in commissariato accompagnato da un amico. Puleio non ha voluto dire dove il giovane sarebbe stato rilasciato e dove avrebbe incontrato l’altro ragazzo. Delle videocamere di sorveglianza hanno ripreso la Panda dei banditi che hanno rapito il 17enne che, giovedì sera, era con
tre amici alcuni maggiorenni.
"La nostra priorità era far tornare a casa il giovane, ora ci concentreremo a rintracciare i responsabili", sono le parole del questore di Ragusa, Marco Giambra. La caccia ai sequestratori è aperta.