il pronunciamento
Il prefetto Ignazio Portelli sarà commissario dello Stato per altri due anni: la decisione del Tar
L'alto funzionario aveva fatto ricorso dopo essere stato posto in quiescenza
Il Tar Lazio annulla il provvedimento del collocamento in quiescenza del prefetto Ignazio Portelli, commissario dello Stato per la Regione Siciliana, e riconosce il suo diritto a restare in servizio per ulteriori due anni. Portelli, dipendente del ministero dell’Interno, era stato collocato in quiescenza, con provvedimento del luglio 2024, «per raggiunti limiti di età, a decorrere dal primo gennaio 2025».
Il provvedimento era stato deciso alla luce della normativa in quel momento vigente e prevedeva quale limite massimo per la pensione di anzianità degli impiegati civili il sessantacinquesimo anno di età. La legge di Bilancio per l’anno 2025 – approvata il 30 dicembre del 2024, ha previsto, a partire dall’1 gennaio 2025, l’innalzamento del limite massimo d’età per il collocamento a riposo d’ufficio dei pubblici dipendenti da 65 anni a 67 anni. Alla luce della nuova normativa, Portelli ha chiesto all’amministrazione di provvedere a revocare il decreto con il quale era stato collocato in pensione.
Il ministero dell’Interno, tuttavia, non ha accolto l’istanza, ritenendo che il rapporto di lavoro si fosse concluso già il 31 dicembre 2024. Difeso dall’avvocato Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, Portelli ha presentato ricorso, accolto dal Tar.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA