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La morte di Simona in piscina, il legale della famiglia: «Ci sono elementi che non ci convincono»

Redazione La Sicilia

03 Agosto 2025, 20:27

"Ci sono alcuni elementi che non ci convincono. Sicuramente qualche elemento in più potremo averlo dopo l'autopsia, che dovrebbe svolgersi domani. Servirà anche per capire le cause del decesso e se vi sia la presenza di sostanze stupefacenti e alcol". Così l'avvocato Gabriele Giambrone, che assiste la famiglia di Simona Cinà, la ventenne trovata morta in una piscina mentre partecipava a una festa di laurea in una villa a Bagheria. Sui vestiti di Simona, che i fratelli hanno detto di non aver trovato, il legale ipotizza che possano essere stati requisiti dai carabinieri e "magari non ne sono al corrente". "Anche se - precisa l'avvocato - loro mi hanno detto che durante le fasi di acquisizione degli oggetti di Simona, ogni oggetto è stato verificato e controllato con i genitori, e i genitori sono sicuri che né la maglietta né la gonna c'erano".