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La reazione del Mpa dopo il Papeete de la Plaia, Mancuso: «Bossi torna utile d'estate»

Le considerazioni dopo l'intervento di Nino Germanà

Redazione La Sicilia

18 Luglio 2025, 13:56

Raffaele Lombardo e Fabio Mancuso

“Non abbiamo mai avuto un Bossi siciliano, solo tentativi autonomisti miseramente falliti". Le parole del segretario regionale della Lega, Nino Germanà, sono un tonfo al cuore per l'Mpa. Una frase accolta dal coordinatore regionale Fabio Mancuso "con amabile stupore".

La reazione

"Una riflessione così audace - afferma Mancuso - fa ancora più effetto se arriva da chi milita in un partito che con Bossi ha avuto un rapporto… diciamo stagionale. Dopo averne preso in prestito l’icona, la Lega ha poi provveduto, con garbo istituzionale ma decisione chirurgica, a rimuoverlo dalla scena, a cancellare il “Nord” dal simbolo, e con elegante disinvoltura a prendersi il palazzo, lasciando sull’uscio chi quel partito l’aveva costruito mattone dopo mattone".

La considerazione

"Bossi, dunque, torna utile solo d’estate. Come il salvagente: lo si mostra per farsi vedere preparati, ma poi lo si lascia lì, sotto l’ombrellone. Quanto alla Sicilia e ai suoi “tentativi miseramente falliti”, ci permettiamo un appunto di merito e di memoria: Raffaele Lombardo è l’unico Presidente della Regione Siciliana che abbia mai tentato realmente di negoziare l’Autonomia con lo Stato centrale, facendo leva sullo Statuto Speciale non come vessillo ma come strumento operativo, lo ha fatto con competenza, visione e trattativa concreta. Oggi, la storia gli sta dando ragione", dice il coordinatore regionale del Mpa.

Fiscalità di vantaggio

"Quella fiscalità di vantaggio - aggiunge Fabio Mancuso - che oggi viene sventolata come scoperta del giorno, era già parte di una strategia compiuta. E quanto al Ponte sullo Stretto, ben venga la determinazione del ministro Matteo Salvini nel rimetterlo al centro dell’agenda nazionale, assumendosene il peso e l’onere politico: finalmente si torna a parlare di un’opera strategica come fatto, e non solo come folklore da passerella. Peccato che, a prestare il fianco all’iniziativa con dichiarazioni da “autonomia balneare”, sia stato il suo segretario siciliano: un Germanà intento a evocare Bossi con lo stesso trasporto di chi cita un antenato mai conosciuto, e a commentare l’autonomia siciliana con l’aria distratta di chi confonde lo Statuto con un dépliant turistico".