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L'equipaggio della Ocean Viking: «I libici ci hanno sparato per 20 minuti». Il governo cambia il porto di sbarco: nave ora diretta a Siracusa

Dopo gli attimi di terrore le squadre di Sos Mediterranee hanno messo in sicurezza gli 87 sopravvissuti prima di rifugiarsi all’interno della nave

Redazione La Sicilia

25 Agosto 2025, 13:38

The new rescue vessel 'Ocean Viking'

epa07752336 The new rescue vessel 'Ocean Viking' of the French NGO SOS Mediterranee and Doctors Without Borders is moored in the port of Marseille, France, 01 August 2019. EPA/SEBASTIEN NOGIER

«Venti minuti consecutivi di spari contro di noi». Lo denuncia l’equipaggio della nave Ocean Viking della Sos Mediterranee che ieri alle 15.03 è stata presa di mira dalla guardia costiera libica. «Sebbene nessuno sia rimasto ferito fisicamente, tutti a bordo hanno temuto per la propria vita» dice la Ong spiegando che l’imbarcazione è stata oggetto di spari, dopo aver soccorso «87 sopravvissuti già a bordo, tra la notte di sabato 23 e la mattina del 24 agosto, in due diverse operazioni».

«La nostra nave - dice ancora la Ong - era stata autorizzata dal centro di coordinamento italiano a interrompere la rotta verso il porto di sbarco assegnato e a cercare un’altra imbarcazione in difficoltà nelle acque internazionali. Mentre i nostri team erano impegnati nella ricerca del caso di soccorso, la Ocean Viking è stata avvicinata dalla motovedetta libica, che ha illegalmente chiesto di lasciare la zona e dirigersi verso Nord. L’informazione ci è stata fornita prima in inglese e poi in arabo. Il nostro mediatore culturale, ha informato dal ponte che la Ocean Viking stava lasciando la zona. Tuttavia, senza alcun preavviso o ultimatum due uomini a bordo della motovedetta hanno aperto il fuoco sulla nostra nave, iniziando un assalto durato almeno 20 minuti ininterrotti, direttamente contro di noi». I proiettili hanno causato fori all’altezza della testa dell’imbarcazione, la distruzione di diverse antenne, quattro finestre sul ponte e diversi proiettili hanno colpito e danneggiato i tre motoscafi di soccorso veloci, insieme ad altre attrezzature di soccorso.

Dopo gli attimi di terrore le squadre di Sos Mediterranee hanno messo in sicurezza gli 87 sopravvissuti prima di rifugiarsi all’interno della nave. «Fortunatamente, nessuno ha riportato ferite», spiegano dalla Ocean Viking che, dopo l'incidente, ha lanciato «un segnale di soccorso e allertato la Nato, chiedendo protezione e assistenza. La nostra nave è stata indirizzata alla più vicina unità della Nato, una nave della marina italiana. Tuttavia, la marina italiana non ha mai risposto alla chiamata».

«Chiediamo che venga condotta un’indagine approfondita sugli eventi di ieri pomeriggio e che i responsabili di questi atti che mettono a repentaglio la vita delle persone siano assicurati alla giustizia», afferma Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee Italia.

Intanto la autorità hanno riassegnato un nuovo porto sicuro alla Ocean Viking. L’imbarcazione di Sos Mediterranee, che inizialmente sarebbe dovuta sbarcare a Marina di Carrara, a 1.300 km di distanza dall’area di salvataggio, sta facendo ora rotta verso Siracusa, il nuovo porto di destinazione.