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Il caso

Palermo, danneggiata (di nuovo) la “panchina rossa” dedicata a Lia Pipitone e Rosanna Lisa Siciliano

La panchina dedicata alle due donne vittime di femminicidio era stata collocata il 23 settembre 2023 dall’associazione Millecolori: un episodio simile lo scorso ottobre

Di Redazione |

È stata nuovamente danneggiata la panchina rossa dedicata a Lia Pipitone e Rosanna Lisa Siciliano, due donne vittime di femminicidio a Palermo, collocata il 23 settembre 2023 dall’associazione Millecolori e dall’Ottava circoscrizione del Comune di Palermo in occasione del 40/mo anniversario dell’uccisione di Lia Pipitone. La panchina era stata a ottobre divelta e abbandonata in strada e poi ripristinata. Rubate anche le due targhe affisse sugli alberelli di Jaracanda piantumati il 23 settembre dell’anno scorso.«L’area di via Ammiraglio Rizzo, divenuta presidio del contrasto alla violenza di genere, subisce continue vandalizzazioni. Questi episodi ci confermano l’importanza di attuare politiche giovanili capaci di affermare valori educativi quali la gentilezza e il rispetto», dice Marcello Longo, presidente dell’Ottava circoscrizione.

«Fa male svegliarsi e non trovare più le targhe che portano il nome di due donne coraggiose. Come fa molta tristezza che una scritta possa deturpare la memoria di tutte le donne vittime di violenza», afferma Mari Albanese, presidente della Commissione cultura dell’Ottava circoscrizione.«Questo episodio non ci scoraggia, anzi, rafforza la nostra determinazione a proseguire», sottolinea Adriana Argento, responsabile dei servizi dell’associazione Millecolori Onlus.Lia Pipitone, vittima di mafia, fu uccisa il 23 settembre 1983, un omicidio per punire le sue scelte ribelli in una famiglia il cui padre, Antonio, era il boss del quartiere dell’Acquasanta, non ostacolò. Rosanna Lisa Siciliano fu assassinata il 7 febbraio 2012 dal marito carabiniere, in un alloggio di servizio della caserma Le Falde.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA