20 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14:33
×

Roberto Bolle: "Bevo 7 litri d'acqua al giorno, mangio sano e ceno presto. Così mi tengo in forma"

Con i suoi "Friends" stasera al Teatro antico di Taormina tra classico e contemporaneo. "Mi rivedo a 19 anni con negli occhi molta incertezza su quello che sarebbe stato il mio destino"

Ombretta Grasso

18 Luglio 2025, 17:37

014_Sphere_RB_PhVitoLorusso_07012024_VL_8973

“Roberto Bolle and Friends” TEATRO REGIO TORINO 04 | 05 | 07 gennaio 2024 PROGRAMMA 1. La bella addormentata nel bosco Coreografia: Marcia Haydée da Marius Petipa Musica: Pëtr Il'ič Čajkovskij Artisti: Rocio Aleman, Martí Paixà 2. Thaïs – Pas de deux Balletto di Roland Petit Musica: Jules Massenet Artisti: Maria Eichwald, Roberto Bolle 3. Grand Pas Classique Coreografia: Victor Gsovskij Musica: Daniel – François Auber Artisti: Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko 4. Les Indomptés Coreografia: Claude Brumachon Ripresa coreografica: Benjamin Lamarche Musica: Wim Mertens Artisti: Roberto Bolle, Toon Lobach 5. Romeo e Giulietta Coreografia: John Cranko Musica: Sergej Prokofiev Artisti: Rocio Aleman, Martí Paixà 6. In Your Black Eyes Coreografia: Patrick De Bana Musica: Ezio Bosso Artista: Roberto Bolle 7. Sylvia Coreografia: Manuel Legris da Louis Mérante Musica: Léo Delibes Artisti: Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko 8. Kazimir’s Colors Coreografia: Mauro Bigonzetti Musica: Dimitrij Sostakovic Artisti: Maria Eichwald, Roberto Bolle 9. II Coreografia, scene e costumi: Philippe Kratz Musica: Soundwalk Collective, The Field Artisti: Casia Vengoechea, Toon Lobach 10. Sphere Coreografia: Mauro Bigonzetti Musica: Alessandro Quarta Set e light designer: Carlo Cerri Realizzazione Grafica: OOOPStudio Artista: Roberto Bolle Light designer: Valerio Tiberi Produzione ARTEDANZASRL robertobolle.com #bolletour2024

Con il suo talento, e la sua divina bellezza, ha avvicinato alla danza quel grande pubblico che mai era stato in un teatro e nulla sapeva dei passi a due. Roberto Bolle, potenza e leggerezza, sorriso solare e carisma da divo, è una star amata in tutto il mondo. Si racconta al telefono, prima del debutto di stasera al Teatro antico di Taormina con “Roberto Bolle & Friends”, e conquista per la gentilezza, la disponibilità, la passione che mette nella sua danza.

Bolle, nei suoi Gala pezzi classici e incursioni contemporanee con accanto stelle dai più grandi teatri. Cosa vedremo a Taormina?

«Il programma si apre con “Caravaggio” dove ballerò con Nicoletta Manni, amatissima dal pubblico, che danzerà anche in Grand Pas Classique con il marito Timofej Andrijashenko, una coppia super. C’è poi un pezzo molto intenso sulle musiche di Ezio Bosso, un assolo che avevo creato come omaggio al grande compositore. Poi, un altro passo a due da Cantata, coreografia di Bigonzetti, con Antonella Albano, prima ballerina della Scala. E poi pezzi classici con giovanissimi talenti come Viola Pantuso e Shale Wagman, Antonio Casalinho e Margarita Fernandes. Un tripudio di gioventù, di grande talento ed effervescenza. Mi piace far conoscere questi ragazzi e dar loro la possibilità di calcare palcoscenici importanti, assolutamente unici».

Foto Vito Lorusso

Chiuderà il tour all’Arena di Verona con ospite Diodato.

«Mi piace molto l’incontro con altre arti, una cosa che ho fatto spesso in tv, ma che non si pratica mai nella danza. Festeggio i 25 anni dei miei Gala che ho portato nel mondo e mi piaceva l’idea di avere un altro “friend” che ci accompagna».

Torna a Taormina.

«Un palcoscenico che lascia senza fiato. È veramente un perdersi nel tempo e nello spazio. In questo luogo si tocca per un momento l’eternità. Un’emozione difficile da spiegare, un senso di meraviglia ti pervade quando riesci a unire la tua arte con la magia del luogo».

Bolle e i ballerini ospiti del suo Gala alle prove al Teatro antico di Taormina (dal profilo Instagram)


All’Expo di Osaka ha lanciato un messaggio contro la guerra, ha chiuso con le bandiere arcobaleno sulle note di “Imagine”.

«Penso sia importante, doveroso, prendere posizione su quello che sta avvenendo, per la situazione geopolitica così difficile. Ho sentito veramente l’esigenza in quel contesto, dove c’erano rappresentanti di tutti i Paesi, di dare tutti insieme un segnale per la pace, quello di cui il mondo ha più bisogno in questo momento».

Ha reso la danza pop, l’ha portata portato ovunque, in tv nelle piazze, in carcere, tra la gente, con Viva la danza e con OnDance, il festival dal 3 settembre a Milano.

«Ho cercato di renderla accessibile a tutti, anche alle persone che pensano sia distante o noiosa, per preconcetto più che per una vera conoscenza. Studio continuamente iniziative per allargare il popolo della danza, che ha un potenziale enorme, che unisce, è lingua universale. Ho aperto una fondazione con cui realizzeremo progetti di carattere educativo e sociale nei contesti più difficili».

Foto Vito Lorusso


Ha compiuto 50 anni, è vero che si tiene in forma bevendo sette litri d’acqua al giorno e mangiando pescetti essiccati?

«Confermo - risponde ridendo - Sette litri di acqua al giorno sono più o meno la media di quello che bevo. Mi prendo cura del corpo con l’allenamento e l’alimentazione, cerco di mangiare cibi naturali e non processati, di non cenare tardi. Sappiamo cosa ci fa star bene, ma a volte si cede alla gola, alla noia, alla pigrizia. Con rigore e disciplina cerco di fare la cosa più giusta, di ascoltare il mio corpo».

A settembre uscirà un nuovo libro fotografico, c’è un’immagine cui è particolarmente legato?

«Ce ne sono molte. È un’emozione rivedere tanti momenti della mia vita, anche di quando ero un ragazzo di 19 anni con negli occhi ancora molta incertezza su quello che sarebbe stato il mio destino. In queste immagini si vede tutto il mio percorso fino a oggi».

Foto Vito Lorusso

C’è qualcosa che desidera fare? È soddisfatto del suo percorso?

«Assolutamente sì, la realtà ha superato i miei sogni. Non pensavo di realizzare così tanto e per così tanto tempo. Ancora a 50 anni vivo questo sogno danzando su palcoscenici incredibili come Taormina. Non potrei chiedere altro alla vita se non di vivere ancora per tanto tempo della mia passione, della danza. Quella che mi dà sempre gioia, mi ha formato, mi ha fatto essere chi sono. Sogno solo di continuare in quella che per me è la cosa più bella».

Danza con me