21 dicembre 2025 - Aggiornato alle 10:22
×

Sentenza del Tar, vecchi precedenti sono insufficienti per negare il porto d'armi

Accolto ricorso contro diniego permesso per andare a caccia

Redazione La Sicilia

13 Agosto 2025, 16:40

APERTURA  DELLA CACCIA

APERTURA DELLA CACCIA.ANSA/FERRARI/cs

Modesti e vecchi precedenti di polizia non sono sufficienti a negare il rinnovo del porto d’arma (fucile) per uso caccia. Soprattutto se chi è preposto al rinnovo (polizia), pur nell’ampiezza della sua discrezionalità, non ha effettuato un’adeguata istruttoria attraverso la quale "potere ragionevolmente desumersi la pericolosità dell’interessato o la possibilità di un utilizzo improprio delle armi».

E’ quanto ha deciso la quarta sezione del Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, accogliendo il ricorso di un uomo di Pantelleria (ex gestore di un bar-pizzeria-discoteca) al quale, nel 2023, la questura di Trapani ha negato il rinnovo del porto d’armi per andare a caccia. Ciò sulla base di vecchi e modesti precedenti. Fatti "molto risalenti nel tempo», evidenzia il Tar nella sentenza, che «non consentirebbero di operare una prognosi attuale di inaffidabilità del richiedente».

Inoltre, aggiunge il Tar, tali precedenti «sono descritti (nella maggior parte dei casi) come segnalazioni (ossia, denunce) il cui esito non risulta essere stato acclarato, pur essendo ormai trascorsi molti anni. Ad assistere il ricorrente sono stati gli avvocati Luigi Pipitone e Maria Cristina Sciuto, del foro di Marsala.