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Sicilia ancora una volta devastata dagli incendi: fughe, evacuazioni e polemiche

Diversi fronti di fuoco ancora attivi: superlavoro dei Vigili del fuoco soprattutto nelle province di Palermo, Trapani e Messina

Redazione La Sicilia

22 Settembre 2023, 13:01

roghi
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Un'estate di fuoco in tutti sensi per la Sicilia che da mesi si ritrova a combattere contro roghi e temperature impossibili e che ancora oggi è in piena emergenza. La Protezione civile regionale aveva emesso ieri per tutta l'Isola una allerta per rischio incendi e ondate di calore, allerta che era rossa nelle province di Palermo, Trapani e Messina. E oggi sono state puntualmente le province più colpite. Anche si diversi incendi si sono verificati pure le Catanese.

Dalla tarda serata di giovedì 21 settembre operano su tutto il territorio siciliano 250 squadre composte complessivamente da 1550 uomini con l’intervento di 276 autobotti. Sono impegnati 6 canadair della flotta nazionale e 11 elicotteri del Corpo forestale regionale che hanno effettuato 323 interventi complessivi.

Nel Palermitano

Tutta la zona del Palermitano da questa notte combatte con decine di roghi. I pompieri hanno lavorato ininterrottamente per domare roghi divampati in città e nei comuni limitrofi. Almeno 40 gli interventi registrati fino all’alba di oggi, e ancora adesso ci sono focolai attivi.

Paura nel quartiere Brancaccio, dove molta gente si è riversata per strada e alcuni si sono rigugiati sui tetti; complici le alte temperature e il vento di scirocco, le fiamme hanno devastato diversi terreni (alcuni dei quali abbandonati), minacciato abitazioni e un distributore di benzina, nell’area compresa tra via San Ciro e via Fichidindia. A scopo precauzionale circa 20 famiglie sono state evacuate.

Nella zona di via San Ciro stanno ancora intervenendo diverse squadre dei vigili del fuoco e anche i residenti stanno spegnendo le fiamme utilizzando le pompe per irrigare i giardini e cercare di bagnare quanto possibile la vegetazione a protezione delle abitazioni.

Mancata pulizia

«Il Comune deve pulire le erbacce che crescono nelle strade e nei terreni di sua competenza - racconta un residente - Non possono venire a Brancaccio e pulire solo quando ci sono le commemorazioni di Don Pino Puglisi. Le periferie sono abbandonate. Non ce l’ho con il sindaco che ha trovato una situazione drammatica. Ma servono interventi costanti e duraturi».

Incendio in viale Regione Siciliana

Le fiamme sono divampate anche lungo l'affollata circonvallazione di Palermo sia nello spartitraffico che nelle corsie laterali. «Siamo scesi di corsa - ha raccontato dice un residente - a spostare le auto parcheggiate che rischiavano di prendere fuoco. Nella zona di Falsomiele e Bonagia è tutto bloccato, non si vede nulla. L’aria è irrespirabile. Sia nella zona dello spartitraffico che nelle corsie laterali non c'è stata mai una vera manutenzione. Ci sono sterpaglie ovunque che sono andate in fiamme alimentate dal vento di scirocco. In queste condizioni basta una cicca di sigaretta per innescare l’incendio».

Ancora sterpaglie

Roghi di sterpaglie anche ad Altofonte, in contrada Torrettella, sulle pendici dei monti di Gibilrossa, a Torretta, a Piana degli Albanesi, a Gratteri, a Misilmeri, a Prizzi. In pratica un lungo fronte di fuoco viene alimentato dal vento di scirocco da Gratteri fino alle porte di Cefalù. L’incendio è partito dalle montagne attorno a Gibilmanna e si è esteso in una zona già devastata dagli incendi di questa estate. Le fiamme sono arrivate nella contrada di Rapputi creando una «situazione molto complicata», ha detto il vice sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. Un Canadair inviato nella mattinata è stato anche interrompere le operazioni a causa del vento forte che impedisce alcune manovre di avvicinamento ai roghi.

Scuola chiuse

Il sindaco di Gratteri ha chiuso le scuole per l’emergenza incendi. Il primo cittadino Giuseppe Muffoletto ha invitato i residenti ad adottare tutte le misure di sicurezza e di cautela per evitare il propagarsi delle fiamme, raccomandando «di togliere le tende e ritirare eventuali vestiti stesi, al fine di evitare che le faville trasportate del vento possano creare incendi nelle abitazioni».

Nel Trapanese

Intenso lavoro anche per i vigili del fuoco del Comando provinciale di Trapani. Dalle prime ore di oggi sono 17 gli interventi in corso per operazioni di spegnimento. A Castellammare del Golfo la situazione più critica. Ieri tutte le squadre sono state impegnate dalle prime ore dell’alba e fino a sera per 39 interventi per incendi di vegetazione su tutto il territorio provinciale.

Nel Messinese

Anche qui tutte le squadre del comando dei Vigili del fuoco di Messina sono impegnate da ieri sera per l'estinzione dei grossi incendi divampati su tutta la fascia tirrenica della città metropolitana di Messina. Dato il numero degli interventi sono stati richiamati pompieri per il servizio straordinario e sono stati coinvolti i volontari. Le squadre hanno operato a Barcellona Pozzo di Gotto, a Fondachelli Fantina, a Sant'Agata di Militello, a Militello Rosmarino, a Patti, a Sinatra, a Mistretta e a Tusa. I pompieri hanno lavorato incessantemente per la salvaguardia di persone, animali e cose e per il contrasto ai roghi che hanno carbonizzato decine di ettari di terreno.

L'inerzia

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, si è recato nella sala operativa del Corpo forestale per seguire di persona, in tempo reale, la situazione degli incendi che sono tornati a devastare il territorio dell’Isola. Il governatore ha voluto ancora una volta dimostrare la gratitudine e il sostegno a tutti coloro che stanno profondendo un grande impegno in queste ore così difficili.

Ma il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante esprimendo vicinanza agli abitanti di Gratteri, nel palermitano per il vasto rogo che ha devastato il territorio e minacciato il borgo, ha detto che il fenomeno è «ormai insopportabile» servirebbe «organizzare una protesta generale davanti all’inerzia colpevole dei vari governi regionali».

L'allerta

Già ieri è stata una giornata difficile in Sicilia con diversi incendi che hanno interessato l’Isola e un rogo che ha anche paralizzato per oltre due ore l’aeroporto di Catania, causando il conseguente dirottamento di svariati voli su Comiso, Lamezia e Palermo.

L’allerta rossa per il rischio incendi resterà valido fino alle 24 di oggi. A detta degli esperti dovrebbe trattarsi dell’ultima parentesi estiva. Già a partire da domenica si prevede l’arrivo di piogge e un calo delle temperature.