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Siracusa: va in pensione Rosalba, la “signora” delle monete

Dipendente del museo Paolo Orsi, con una passione fuori dal comune, ha “custodito” per 12 anni, il “Medagliere” del museo

15 Aprile 2022, 14:27

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Il Museo di Paolo Orsi, diretto dall’architetto Carlo Staffile, (che è anche direttore del Parco archeologico della Neapolis), è un sito tra i più importanti d’Europa, che porta il nome del grande archeologo di Rovereto, protagonista dell’avviamento di tantissimi scavi in Sicilia, nel Ragusano (monti Iblei), nel Siracusano, tanto per citare alcuni esempi, e che nel 1891, diresse proprio il “Paolo Orsi”.

Il Museo conserva un patrimonio storico e archeologico rarissimo ed eccezionale. Tra i più importanti al mondo. Contiene, tra i tanti e immensi tesori, anche una delle più complete collezioni di monete antiche, di medaglie e gioielli di ogni epoca, conservata nella sala del Gabinetto Numismatico. E fu proprio Paolo Orsi, ad effettuare la prima catalogazione sistematica di questi reperti che raccontano millenni di storia; pubblicandola, egli stesso, nel 1915, e intitolata “La raccolta numismatica medioevale del R. Museo Archeologico di Siracusa”; comprendente tutta l’evoluzione storica della moneta, dai primitivi mezzi di scambio, alle più antiche monete (risalenti al V secolo a.C.), in argento, bronzo, oro, di epoca greca, ma anche monetazione bizantina, romana, spagnola, aragonese, araba, borbonica, normanna e sino all’unità d’Italia. 

E spiccano ancora le bellissime monete di Siracusa, simbolo, in età antica dello splendore del Mediterraneo, con il volto della ninfa Aretusa, che dà il nome alla fonte del centro storico di Ortigia. E le monete firmate dal medaglista greco Kimon che lavorò esclusivamente per il monetario di Siracusa. 

C’è una signora, siracusana, accompagnatrice di queste bellezze per ben 24 anni, adesso in pensione e dipendente del museo Paolo Orsi, sino allo scorso 31 marzo. Lei, con una passione fuori dal comune, ha “custodito” dal 2010, quindi per 12 anni, il “Medagliere” del museo. Il suo nome è Rosalba Riccioli, storica addetta alla fruizione del museo. Abnegazione assoluta. Una storia di grande passione per il suo lavoro, di sacrifici, da autodidatta, che testimonia maggiormente questo suo “miracolo” mitologico; perché, con un diploma di ragioneria in mano, pur non avendo, pertanto, una preparazione derivata da studi classici, la vicinanza a questi oggetti le ha trasmesso un’energia tale da trasformarla in un vero e proprio canale di comunicazione con essi. Comprese, sempre da autodidatta, l’apprendimento delle lingue straniere: inglese, francese e spagnolo. Ha curato e custodito con una meticolosità straordinaria il Medagliere, accompagnando, in questi anni, migliaia tra turisti, italiani e stranieri, famiglie, studenti, intere scolaresche, bambini, affascinati assieme ai genitori, dai suoi racconti. Guidandoli, attraverso le vetrine, nei racconti della storia delle monete. 

Arte e cultura, conoscenze apprese, la sera, dopo il suo turno di lavoro, che le hanno permesso di poter imparare tutto sulle monete. Che documentano la realtà storica, civile, economica, religiosa di Siracusa. I poteri di re e regine, le vittorie sportive e politiche, le alleanze, i matrimoni, i trionfi e le sconfitte di terra e in mare. Una coniazione antichissima, iniziata a Siracusa, secondo gli studiosi, nel periodo compreso tra il 510 e il 530 a.C. La signora Riccioli ha custodito con grande dovizia questo unico allestimento. Innumerevoli sono le recensioni, sul web e sui vari blog, che ne esaltano le sue doti professionali, da coloro che sono stati accompagnati da lei, durante le loro visite al museo Paolo Orsi. 

La rendono orgogliosa, spesso l’hanno commossa, ma lei è sempre rimasta umile, disponibilissima con tutti, sempre al servizio dei visitatori. Una grande risorsa, di questi anni, per il museo siracusano. Lei si schermisce, ma, una volta conclusa a sua carriera lavorativa, se ne sentirà la sua mancanza. Pur se continuerà, questa sua attività al museo Paolo Orsi, come volontaria al servizio di Legambiente Melilli. Che le permetterà, di continuare nelle sue spiegazioni ai turisti, ancora come “custode” della stupenda Numismatica Antica siracusana.

È stata anche definita non una semplice sorvegliante, ma la depositaria delle memorie di questi oggetti preziosi. Il suo impegno lavorativo, non ha rappresentato semplici racconti del Monetario siracusano, ma l’immaginaria apertura di un libro fantastico che in questi anni ha ammaliato i visitatori. Lei stessa ricorda, che, quello che studiava la notte, spulciando tra storie, rievocazioni, miti, la mattina seguente, al lavoro, lo osservava nelle teche con la lente d’ingrandimento. Un rito professionale, per sviluppare ed affinare le sue conoscenze. Per spiegare sempre al meglio, le monete con l’effige dell’Aretusa.  Una sua filosofia, un suo modo di vivere, ben al di là della routine del suo ruolo lavorativo. La signora “Delle Monete”, o del “Medagliere”, così ribattezzata, anche sui tanti messaggi che si rincorrono sui social. Una narratrice di storia antica. Che ha accolto tutti, facendo immergere coloro che sono stati guidati dalle sue spiegazioni, nelle “favole” di storie antiche, legate ai gioielli della numismatica siracusana. Un animo delicato. Un’eccellenza. La Sicilia che apprezziamo.