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Beni culturali, Musumeci pensa a Malfitana per il dopo Tusa

Di Mario Barresi |

Catania – C’è chi resta convinto che Nello Musumeci, a occuparsi dei tesori di Sicilia, ci abbia preso gusto. Ergo: per avere il nome del successore del compianto Sebastiano Tusa ci sarà ancora un bel po’ di tempo da aspettare. Eppure, nelle ultime ore, da Palermo rimbalzano – da fonti plurime e accreditate – dei rumors univoci: «Il presidente sta per sciogliere la riserva sul nome del nuovo assessore regionale ai Beni culturali». Nessuna conferma, va da sé, da Palazzo d’Orléans, né dal nominando. Eppure sembra che un’accelerazione ci sia stata, la scorsa settimana, dopo che il governatore ha avuto il via libera in una cena palermitana col presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e i big del centrodestra dell’Ars. «Nello, scegli tu una persona di alto profilo e di tua fiducia». E così, rafforzato dall’input degli alleati, Musumeci avrebbe messo a fuoco un’idea che gli frullava già da un po’ in testa.

«È catanese, uomo, tecnico di riconosciuto livello nazionale», è l’identikit che, dopo qualche spiffero dalla Presidenza, ricorre a Palermo da un paio di giorni. Il che, dopo la nomina di Valeria Vindigni, vedova di Tusa, a sovrintendente del Mare, smentirebbe, per ragioni diverse, anche le nomination di Rosalba Panvini (sovrintendente di Catania) e di Carmelo Briguglio, ex parlamentare vicinissimo proprio all’assessore scomparso.

E allora? Dopo uno scouting aperto a big nazionali (alcuni dei quali “raccomandati” dall’ex assessore Vittorio Sgarbi), Musumeci è sempre più convinto che la soluzione sia proprio un assessore della porta accanto. Sotto l’Etna. E dunque in cima alla sua lista dei desideri ora c’è Daniele Malfitana, 52 anni, originario di Linguaglossa, direttore dell’Ibam (Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali) del Cnr. Un tecnico di caratura nazionale, ma dal cuore etneo. Senza alcun legame politico né personale, visto che il ricercatore e il governatore si sono conosciuti lo scorso giugno a Catania, all’inaugurazione della mostra sul Kouros di Lentini. E dire che il primo approccio fra i due, raccontano i testimoni, è stato anche un po’ spigoloso. Eppure i contatti fra il presidente con l’interim dei Beni culturali e Malfitana sono proseguiti per tutta l’estate, diventando fitti per alcuni consigli sull’anfiteatro romano di Catania. Evidentemente apprezzati da Musumeci, che, nel corso di un vertice con i sovrintendenti siciliani, ha tessuto le lodi del direttore di Ibam-Cnr. «Un quotato archeologo con grandi competenze da manager». Un’implicita confessione di aver trovato l’uomo giusto per un posto delicatissimo da occupare? Fra poco lo sapremo.

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