Caso morte Biondo, nuovo perito contesta ipotesi suicidio

Di redazione / 30 Maggio 2017

BARCELLONA – Un perito spagnolo dei Mossos d’Esquadra la polizia regionale catalana contesta a sua volta la tesi ufficiale del suicidio del cameraman palermitano Mario Biondo, 29 anni, trovato impiccato il 30 maggio 2013 nell’ appartamento di Madrid in cui viveva con la moglie la presentatrice tv Raquel Sanchez Silva, riferisce La Vanguardia.


Il caso Biondo, archiviato dalla giustizia spagnola nel 2013, che aveva concluso ad un suicidio, era stato riaperto dalla procura di Palermo su richiesta della famiglia, che contesta la tesi ufficiale. Il perito del tribunale siciliano aveva confermato la tesi delle autorità spagnole, messa in dubbio tuttavia dai consulenti della famiglia.


Il rapporto firmato ora dall’agente della scientifica dei Mossos d’Esquadra Lluis Duque, scrive La Vanguardia, aggiunge nuovi dubbi alla tesi del suicidio. Dunque critica l’operato degli inquirenti di Madrid e avanza l’ipotesi che Biondo possa essere stato vittima di un omicidio. Potrebbe essere stato colpito alla testa mentre riposava sul divano di casa e poi appeso con una pashmina a uno scaffale metallico del salotto per simulare il suicidio. Secondo media locali, anche la procura palermitana potrebbe orientarsi verso una archiviazione del caso. Una ipotesi cui si oppone la famiglia del cameraman. «Ci opporremo con tutte le nostre forze alla richiesta di archiviazione, ha detto la madre Santina D’Alessandro, la nostra battaglia per scoprire la verità su chi ha ucciso nostro figlio andrà avanti».

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