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Coppia gay in vacanza a Palermo accerchiata e aggredita: un ferito

Di Redazione |

PALERMO – Li hanno prima insultati e derisi perchè si tenevano per mano. Poi li hanno circondati e pestati. Una aggressione selvaggia subita da una coppia di ragazzi gay di Torino in vacanza a Palermo. Teatro della vicenda Via Maqueda, nel centro di Palermo. Ma nonostante la strada, ieri sera, fosse piena di giovani tornati a uscire grazie all’allentamento delle misure anti covid, nessuno ha difeso le due vittime che sono state aiutate solo da una coppia di amici con loro in vacanza. Uno dei due ragazzi aggrediti è stato colpito anche dalle schegge di una bottiglia rotta e ha riportato traumi al volto, una frattura al naso e lesioni. Il giovane torinese è stato dimesso dall’ospedale questa mattina con una prognosi di 25 giorni. Ha raccontato ai poliziotti che indagano sull’episodio, di essere stato insultato e dileggiato perché si teneva per mano con il compagno. I due stavano camminando in cerca di un bed and breakfast. Poi sono arrivate le percosse. Gli agenti della squadra mobile che stanno seguendo le indagini stanno acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza della strada per rintracciare gli autori della violenza.

La zona, una delle vie della movida palermitana, è piena di locali e ci sono diverse telecamere che potrebbero aver inquadrato e ripreso i 4 adolescenti. Decine le testimonianze di solidarietà arrivate ai due turisti. Tra i primi il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “l’aggressione rappresenta un atto vile che nulla ha a che vedere con il cambiamento culturale di una città che promuove, giorno dopo giorno, i diritti della persona. Questo episodio criminale ribadisce inoltre l’importanza e l’urgenza dell’approvazione del ddl Zan. La politica non può più perdere tempo», ha detto.

Anche a Roma, nella zona del Pigneto, uno dei punti più vitali della movida romana, c’è stata un’altra aggressione omofoba, come riportato dal sito Gay.it. «Stamme lontano se sei f…, te do ‘na testata», la frase rivolta contro Marco. «Sono sconvolta perché se una aggressione omofoba avviene al Pigneto, quartiere avanguardia culturale, vuol dire che la situazione è grave», commenta Imma Battaglia, candidata alle primarie del centrosinistra per «Liberare Roma». E sulla necessità di approvare con urgenza il ddl Zan contro l’omotransfobia sono intervenuti diversi esponenti politici: dai 5Stelle, al Pd, a Forza Italia. «Bisogna spezzare la catena dell’odio che si alimenta sui social e nutre la malapianta della discriminazione – ha scritto Annamaria Bernini, presidente dei senatori di Fi – L’omotransfobia va combattuta con ogni mezzo: non basterà solo una legge a sradicarla dalla società, perché servirà soprattutto uno sforzo forte e unitario di educazione alla tolleranza. Ma una legge è assolutamente necessaria, perché il Parlamento non può restare inerte di fronte a questa inaccettabile deriva di inciviltà». «Dell’aggressione di Palermo non mi colpisce soltanto la ferocia; e non mi ferisce soltanto l’umiliazione e il grande dolore di chi l’ha subita. Quello che mi sconvolge profondamente è la giovanissima età degli aggressori. Vorrei se ne rendessero conto tutti coloro che, per motivi di convenienza politica, strumentalizzano il ddl Zan, attaccando in particolare la sua seconda parte. Quella parte che vuole intervenire sull’educazione e sulla formazione, per promuovere una cultura del rispetto», ha ammonito la senatrice del Pd Monica Cirinnà.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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