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Diritto allo studio e Pesca: Ars approva disegni di legge

Di Redazione |

PALERMO – Pomeriggio intenso oggi all’Ars per l’approvazione di due disegni di legge, a cominciare da quello del diritto allo studio che è passato con voti 37 voti a favore (18 astenuti gli astenuti). Fra i vari interventi, la nuova legge prevede la costituzione della Consulta regionale per il diritto allo studio, dell’Anagrafe scolastica regionale degli studenti, interventi per il trasporto scolastico, borse di studio, potenziamento linguistico, prestito d’onore per studenti universitari meritevoli, servizi scolastici per alunni diversamente abili o con disturbi specifici dell’apprendimento, valorizzazione delle scuole nelle isole minori, aree montane o metropolitane soggette a degrado sociale e prolungamento del tempo scuola. Un’attenzione particolare è dedicata allo sport, con misure per la promozione di attività motorie anche a livello agonistico, per migliorare lo stile di vita e contrastare la dispersione scolastica. E, ancora, l’internazionalizzazione e il potenziamento delle attività interculturali, misure di contrasto alla violenza e alla discriminazione, formazione dei docenti sui temi di maggiore evidenza sociale. 

«Finalmente gli studenti siciliani avranno una legge sul diritto allo studio con la quale colmiamo un vuoto storico nell’ordinamento legislativo regionale». Così il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci al termine della votazione da parte del Parlamento siciliano che ha dato il via libera alla legge presentata dal governo regionale, su iniziativa dell’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla. «La Sicilia era una delle poche Regioni italiane a non avere mai approvato una normativa organica in questo settore determinando forti squilibri nell’accesso ai servizi da parte degli studenti dell’Isola», ha poi aggiunto.

Con 60 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto, l’Ars ha approvato anche il disegno di legge sulla Pesca Mediterranea (“Norme per la salvaguardia della cultura e delle identità marine e per la promozione dell’economia del mare. Disciplina della pesa mediterranea in Sicilia”). La legge, di fatto, va a regolamentare le diverse attività legate all’economia del mare e all’indotto che intorno ad esso ruota con l’obiettivo di modernizzare, innovare e valorizzare le attività degli imprenditori ittici, favorendo la pesca turismo, l’ittiturismo e la vendita diretta. Ma non solo: la nuova normativa ha tra le proprie finalità lo sviluppo delle infrastrutture di filiera come i mercati del pescatore, i mercati ittici, i porti e i luoghi di sbarco, da realizzare attraverso la costituzione di una «Rete di Coordinamento dei comuni marinari siciliani», preservando il patrimonio culturale di borghi marinari, tonnare fisse, barche da pesca tradizionali come le feluche, e il sostegno delle relazioni e della cooperazione transfrontaliera mediterranea. Ampio spazio è dedicato anche alla sostenibilità ambientale e ai Piani di Gestione, ovvero a tutte quelle norme che disciplinano come e dove i pescatori possono svolgere la propria attività, la tipologia degli attrezzi da pesca nonché i periodi nei quali è concessa. E’, inoltre, prevista l’istituzione del «Registro delle identità della Pesca Mediterranea e dei Borghi Marinari», che sarà tenuto dal dipartimento regionale della Pesca Mediterranea e avrà l’obiettivo di identificare, documentare e classificare i saperi e le conoscenze marinare al fine di salvaguardarle dal rischio estinzione. Tra le novità introdotte, anche «Le Strade e le Rotte del Tonno rosso», itinerari turistici che coinvolgeranno, tra l’altro, musei del mare e aree marine protette.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA