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Meteo, il Palermitano sommerso dal fango Non resta che aspettare “estate di S.Martino”

Di Redazione |

Petralia Soprana (Palermo) – Il maltempo non concede tregue, almeno per il momento, in Sicilia. Ad essere maggiormente colpita oggi è la parte occidentale dell’Isola. Strade completamente invase dal fango e trasformate in fiumi, smottamenti e allagamenti. La situazione più critica si registra a Petralia Soprana, in provincia di Palermo, dove ieri a causa della pioggia, il fiume Salso è straripato nei pressi della frazione Raffo. Stamani la pioggia è tornata a cadere nel Comune delle Madonie. “I danni sono ingenti e le difficoltà altrettanto” dice il sindaco Pietro Macaluso che per oggi ha firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a seguito dell’allarme rosso lanciato ieri dalla Protezione civile. A causa del maltempo e dei violenti temporali, infatti, il primo cittadino ha deciso di lasciare a casa gli studenti e di consigliare a tutti i cittadini di non uscire di casa. La situazione della viabilità è altrettanto critica. Infatti, le forti piogge che hanno creato frane e allagamenti hanno reso pericolosissime tutte le strade. La Protezione civile comunale si è messa subito in moto intervenendo, già ieri pomeriggio, in vari punti del territorio per liberare le strade da fango e detriti. E oggi la situazione resta di massima allerta, spiegano dal Comune.

Vigili del fuoco e carabinieri hanno soccorso tre persone che erano rimaste bloccate a causa del maltempo nell’azienda agricola in contrada Manchi a Caccamo (Pa). E’ intervenuto anche l’elicottero che ha preso le persone a bordo Filippa Abbruscato 86 anni titolare dell’azienda e il figlio Antonino Ovile, 69 anni e il nipote Francesco Ovile 30 anni e li ha portati a Boccadifalco. Le condizioni meteo non hanno consentito l’atterraggio a Lercara Friddi. L’operazione è stata coordinata dalla centrale operativa di soccorso istituita in prefettura a Palermo.

E resta ancora chiuso il tratto tra Lercara Friddi e Vicari, sulla statale Palermo-Agrigento. L’esondazione dei torrenti di ieri ha ricoperto l’asfalto di terra e massi rendendo impraticabile la strada. Una paratia è saltata e i canali di attraversamento, non puliti, non hanno consentito alla massa d’acqua di defluire. Una nuova tegola, dunque, nella strada martoriata dal lungo cantiere aperto per raddoppiare le carreggiate. Notevoli disagi per gli automobilisti anche perché le vie alternative alla statale sono rappresentate dalle strade provinciali nella zona, già dissestate per l’assenza di manutenzioni.

Le piogge hanno causato anche l’erosione della massicciata ferroviaria fra le stazioni di Montemaggiore e Roccapalumba, sulla linea Palermo-Agrigento, dove la circolazione ferroviaria sarà sospesa dalle 13 alle 17 per consentire ai tecnici di Rete ferroviaria italiana il ripristino dell’infrastruttura. Durante l’interruzione, saranno cancellati i treni da Agrigento a Palermo delle 13.15 e delle 14.15; e da Palermo ad Agrigento delle 15.37 e 16.47. Non saranno attivati servizi sostitutivi con autobus per la contemporanea impraticabilità delle strade. Sempre a causa del maltempo, è ancora sospesa la circolazione ferroviaria sui tratti Caltanissetta Centrale-Caltanissetta Xirbi, Caltanissetta Centrale-Imera, Caltanissetta Xirbi-Mimiani, Vallelunga-Marcatobianco e Motta-Imera, linee Palermo-Catania e Caltanissetta-Gela. Per garantire la mobilità Trenitalia ha istituito in questi casi servizi sostituivi con autobus. Una cinquantina i tecnici di Rfi al lavoro da ieri su tutte le linee interessate dal maltempo. 

Sul fronte previsioni, per la giornata di domani il quadro non migliora di molto. Gli ultimi aggiornamenti sul violento ciclone in arrivo al Sud Italia, come informa ilMeteo.it, sono davvero spaventosi per l’entità del maltempo delle prossime 48-72 ore: i fenomeni più estremi, domenica 4 Novembre, si estenderanno a Sardegna e Calabria per poi estendersi nei primi giorni della prossima settimana a tutto il resto del Paese, specie in Puglia, nelle Regioni centrali tirreniche e al Nord. Domenica il ciclone scatenerà un furioso fronte temporalesco dalla Sicilia centrale fino alla Calabria jonica, con temporali molto intensi. Altri fenomeni violenti colpiranno la Sardegna, in modo particolare nei settori tirrenici dell’isola.

“Un decisivo segnale di cambiamento però è previsto verso l’8 di Novembre, prende sempre più piede l’ipotesi che un vasto campo di Alta Pressione possa estendersi dal Nord Africa su buona parte dell’Europa Centro Occidentale, regalando anche alla Sicilia, un clima da “estate di San Martino”. Un’estate che però non durerà molto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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