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Palermo si ribella alla partita con Fabrizio Miccoli, in “campo” anche Maria Falcone: «Le sue parole su Giovanni non si possono dimenticare»

Di Fabio Russello |

Non è solo una partita di calcio tra vecchie glorie per rinsaldare il tifo e la passione per il Palermo dopo il fallimento e l’abisso della serie D. Perché la presenza di Fabrizio Miccoli alla “Notte dei Campioni” ha travalicato il campo. Può un uomo che intercettato mentre parla con un boss dà del “fango” a Giovanni Falcone, il simbolo della rinascita civile della Sicilia? Può un condannato per estorsione – perché si era rivolto ad esponenti della mafia per risolvere una sua questione personale – rappresentare il Palermo che riparte dalla serie D. Per molti a Palermo no. Ed è no anche per Maria Falcone, la sorella del magistrato ucciso a Capaci.

«Ho volutamente – dice – evitato finora di prendere posizione sulle polemiche scoppiate nei giorni scorsi in merito alla partecipazione di Fabrizio Miccoli, su cui in passato ho già espresso un giudizio netto, alla partita di battesimo del nuovo Palermo. Sono stata molto orgogliosa della reazione di tanti cittadini che, evidentemente, non hanno dimenticato le parole offensive che l’ex giocatore pronunciò nei confronti di Giovanni Falcone. Oggi, però, mi rattrista leggere le dichiarazioni del presidente del Palermo calcio Dario Mirri». Dario Mirri ha, in sostanza, sostenuto che il calcio c’entra poco con certi temi. «Sostenere che lo sport, il pallone – aggiunge Maria Falcone – non c’entri nulla con certi temi è un errore, soprattutto se viene da un palermitano che dovrebbe sapere cosa la mafia e la mentalità mafiosa abbiano rappresentato e rappresentino per questa città e quanto certe scelte nella nostra terra possano essere lette come segnali. Mirri dice che lui si occupa di pallone e che lascia i giudizi alla magistratura – prosegue – Voglio ricordargli che la magistratura si è occupata di Miccoli, che è stato infatti condannato per i reati commessi. Ma oltre al profilo penale, che certamente spetta ai giudici valutare, esistono questioni come la morale che dovrebbero riguardare tutti i cittadini, imprenditori compresi. Affermare la neutralità dello sport rispetto a certi argomenti – conclude Maria Falcone – è un errore, soprattutto considerato che alcuni personaggi per molti giovani diventano un modello di comportamento».

La partita tra il Palermo e alcune vecchie glorie, è in programma lunedì 26 agosto allo stadio Barbera. Fabrizio Miccoli ha militato nel Palermo dal 2007 al 2013. Tra i campioni più attesi ci sono i tre campioni del mondo con la maglia azzurra nel 2006: Luca Toni, Simone Barone e Cristian Zaccardo. Del gruppo dei palermitani saranno presenti Giacomo Tedesco e Gaetano Vasari, col team vecchie glorie in panchina sarà guidato dall’allenatore del Palermo della rinascita Pino Caramanno.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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