Strage di via D'Amelio, anche la destra di Alemanno ricorda «il martirio del giudice Paolo Borsellino»
Una messa, alle 18, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, a San Lorenzo, nel 33esimo anno dall'assassinio
Il Movimento Indipendenza fondato da Gianni Alemanno, l’associazione “Fermare La guerra” e il movimento “Identità siciliana”, «ribadiranno il loro impegno contro tutte le mafie, ricordando con la forza dirompente della preghiera, il martirio del giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, sabato 19 giugno alle 18, a Palermo, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, in via della Ferrovia a San Lorenzo». Lo comunicano con una nota i movimenti di di destra. Nella locandina annunciano che la celebrazione della messa sarà affidata a padre Domenico Spatola (ma fanno riferimento al 27esimo anniversario dall'assassinio, anche se di anni ne sono passati 33 dal 19 luglio 1992).
La compagine fondata da Alemanno ricorda, inoltre, alcune frasi dette da Borsellino pochi giorni prima di morire, parlando a una conferenza organizzata dall'università di Palermo. Il giudice aveva detto, ricordando il collega Giovanni Falcone, che lui «la sua morte l'aveva in qualche modo messa in conto». Aggiungendo, in riferimento alla magistratura: «Che forse ha più colpe di tutti». E in riferimento alle istituzioni: «Denunciai quanto stava accadendo e per questo ho rischiato conseguenze gravissime, ma che erano necessarie, perché alla morte di Falcone tutti avrebbero dovuto già sapere. Il pool doveva morire di fronte al paese intero, non nel silenzio».