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Tar Sicilia, inaugurazione dell'anno giudiziario. «Ricorsi in calo, ma mancano i magistrati»

Rispetto al 2023 c'è una diminuzione di quasi il 9% nei ricorsi. Ma la pianta organica è incompleta, dice il presidente Veneziano. Che parla anche di intelligenza artificiale

Redazione La Sicilia

14 Febbraio 2025, 13:28

Veneziano presidente Tar Sicilia

Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Sicilia, ha inaugurato l’anno giudiziario a Palermo, nella sede di Palazzo Benso. E il presidente Salvatore Veneziano ha elencato i numeri dei ricorsi, che sono in calo. «Nel corso del 2024 sono stati depositati 1.817 nuovi ricorsi, in decremento (-175, circa -8,8%) rispetto al totale dei depositi dell’anno precedente. Il dato risulta però in qualche modo bilanciato dall’incremento dei ricorsi per motivi aggiunti, aumentati dai 169 del 2023 ai 250 del 2024 (circa il +48%)». Nonostante il dato positivo, contemporaneamente però Veneziano parla anche di locali inadeguati e a un numero di magistrati insufficiente. «Ho constatato in questi anni . ha detto Veneziano - una serie di problematiche logistiche e operative, fondamentalmente riconducibili all’invecchiamento e deterioramento dell’immobile che ci ospita, e alla prolungata carenza di magistrati e personale amministrativo, che ne avevano "appesantito" e resa più lenta e difficoltosa l’attività rispetto al momento nel quale l’avevo lasciata. La procedura pubblica per il reperimento di altro immobile dove trasferirsi è stata accantonata. Solo a fine gennaio 2025 sembrano essersi concretizzati gli ultimi passaggi procedurali per la piena e libera disponibilità dell’immobile da parte del tribunale. Questo consentirà di eseguire interventi per il recupero strutturale di Palazzo Benso. La piena funzionalità del processo telematico e alla generalizzazione della modalità dello smartworking abbiano effettivamente ridimensionato il fabbisogno di superfici disponibili».

«Pesante e prolungata carenza di magistrati»

«È consolidata la pesante e prolungata carenza di magistrati in Sicilia. L’attivazione delle due nuove sezioni interne - ha aggiunto - aveva fortunatamente già 'impostò un consistente aumento della dotazione di fatto dei magistrati qui in servizio, accresciuta da 12 a 19 unità (compreso il presidente) con la immissione in servizio di cinque referendari di prima nomina tra i mesi di giugno e settembre 2023. Nel corso de 2024 tale situazione numerica è rimasta inalterata anche a seguito dell’avvicendamento conseguente alla tornata di trasferimenti e contestuali immissioni in servizio di nuovi magistrati avvenuti in corso di anno. Si registra tutt'ora una elevata scopertura, pari a 5 unità rispetto alla pianta organica di diritto, che indica in 24, compreso il presidente titolare, con comprensibili difficoltà operative già nella composizione del collegio giudicante in caso di assenze, ferie o altri impedimenti che impongono quindi l’applicazione di un collega da altra sezione. Nel 2024 è invece possibile ritenere sostanzialmente risolta la problematica relativa all’annosa carenza di personale amministrativo. All’assunzione nel 2021 di sei funzionari amministrativi si era aggiunta, già nell’anno 2022, l'assunzione, con rapporti di lavoro a tempo determinaªto, di dieci nuovi funzionari amministrativi e di cinque assistenti informatici».

Meno ricorsi soprattutto in edilizia

Sui ricorsi c'è invece un «confronto per materia tra i dati statistici dei nuovi ricorsi del 2024 rispetto a quelli dell’anno precedente, appare meritevole di segnalazione - ha aggiunto Veneziano - la flessione in materia di edilizia e urbanistica (-130), di beni paesaggistici (-38), di appalti (-28), di sanità pubblica (-22), di servizi pubblici (-20), di concorsi (-16), di professioni e mestieri (-13), di personale della Polizia di Stato (-13), di credito e risparmio (-11) e di informative antimafia (-8) - oltre a minori flessioni in altre materie nel dettaglio evidenziate nell’apposita tabella - solo parzialmente bilanciata dall’incremento dei ricorsi in materia di istruzione e insegnanti (+66), di personale all’Arma dei Carabinieri (+28), di ambiente (+23), di armi (+16), di regione (+14) e di stranieri (+11) -, oltre a minori incrementi in altre materie nel dettaglio evidenziate nell’apposita tabella».

Cala anche il tempo medio di giudizio

«L'attività nel 2024 ha consentito l’ulteriore riduzione del tempo medio di durata di un giudizio, passato dai 1.113 giorni del 2021, 796 giorni del 2022 e 617 giorni del 2023, ai 453 giorni del 2024 (corrispondente a una durata media pari a circa 15 mesi); si tratta di una durata ampiamente inferiore alla soglia dei tre anni - ha aggiunto Veneziano - Risulta già ampiamente conseguito, anche in senso «dinamico», il risultato finale previsto per questo Ufficio giudiziario dallo specifico programma nazionale Pnrr, finalizzato a ridurre entro il mese di giugno 2026 del 70% il contenzioso amministrativo pendente al 31 dicembre 2019, che fissava tale soglia per questo Ufficio in 2.818 ricorsi pendenti residui».

La novità dell'intelligenza artificiale

Nel suo intervento Veneziano ha anche trattato l'argomento dell'intelligenza artificiale, e dei suoi rischi. «La vera sfida sembra proiettarsi alle ipotesi di utilizzazione della vera «intelligenza artificiale» per la definizione delle procedure amministrative, e cioè di forme di elaborazione algoritmica che sfuggono alla ferrea logica della tradizionale programmazione, per operare con modalità di autoapprendimento e con logiche di approssimazione statistica che corrono il rischio di sfuggire ad ogni forma di controllo».

«Percezione amministrazione siciliana non positiva»

Infine Veneziano ha anche parlato della «percezione dello stato dell’amministrazione siciliana e della sua presumibile capacità di rispondere alle sollecitazioni derivanti dall’attuazione nella Regione dei programmi di investimento oggetto, tra l'altro, del Pnrr, come si desume dall’esame quali-quantitativo del contenzioso amministrativo del 2024, rimane non positiva».