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Turismo, nell’Isola solo gocce di una “marea gialla”: in un anno 21.046 arrivi su 150 milioni in viaggio

Di Mario Barresi |

Catania – L’eredità più ammiccante del blitz di Xi Jinping è una profezia: «Questa mia visita a Palermo è stato un grande spot per la città e la Sicilia. Sono sicuro che in futuro verranno milioni di turisti cinesi».

Ed è probabile – oltre che auspicabile – che sia davvero così. Eppure i dati sulle presenza di turisti cinesi nell’Isola sono talmente infinitesimali, rispetto alla “marea gialla” in viaggio per il mondo, che anche il codazzo di centinaia di persone al seguito del presidente in queste 24 ore farà impennare le statistiche. Un aumento esponenziale, visto che le ombre gialle – è proprio il caso di dirlo – nel capoluogo siciliano si attestano su 5mila l’anno. Sì, perché gli arrivi di cinesi in Sicilia – già rari nel 2017 – sono addirittura diminuiti l’anno scorso. Si è passati da 21.149 a 21.046, con un -0,5%, che interrompe la crescita registrata con il +28,8% rispetto agli appena 16.425 arrivi del 2016. Ancor più preoccupante è la tendenza sulle presenze, un dato che si ottiene moltiplicando il numero di arrivi per la permanenza degli stessi turisti. E dunque – secondo gli ultimi dati sul tavolo del dipartimento regionale del Turismo – s’è passati da 35.087 presenze (con una permanenza media di 1,66 giorni) a 33.437 (1,58 giorni) perdendo il 4,7% dal 2017 al 2018. Scendendo nel dettaglio: Catania (leggasi l’Etna) batte Messina (alias Taormina) 6.355 a 4.978 nel derby fra le province più gettonate; al terzo posto Palermo con 4.978 arrivi nel 2017.

Goccioline in una marea gialla. Secondo i dati di Federalberghi in 129 milioni, nel 2017, hanno girato il mondo, . Di questi soltanto il 10% ha scelto come destinazione l’Europa, dove le mete preferite sono Francia e Germania. La quota di presenze in Italia è di appena 1,5 milioni. E alla Sicilia, finora, sono rimaste meno le briciole di un tozzetto di pane.

Ed è per questo che bisogna accogliere con favore la firma – annunciata dall’assessore al Turismo, Sandro Pappalardo – del memorandum d’intesa fra la Regione Cits (China international travel service), il tour operator di Stato cinese con 3mila agenzie di viaggio e 30 milioni di turisti. «La Sicilia entra nell’“Italia Top Destination”, progetto di promo-commercializzazione che ha l’obiettivo di portare nel nostro Paese flussi turistici importanti. Si concretizzano – rivendica Pappalardo – mesi di intenso lavoro di contatti per acquistare credibilità in un mercato a noi sconosciuto».

Twitter: @MarioBarresiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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