Catania, “Mirabilia” e “Città della Scienza” entrano ufficialmente nel Sistema Museale Nazionale
Un riconoscimento di grande prestigio, reso possibile grazie al percorso avviato nell’ambito della convenzione quadro tra la Direzione generale Musei e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane
La notizia era nell’aria già da qualche tempo, ma adesso da Roma è arrivata la conferma ufficiale. Una lettera a firma di Massimo Osanna, direttore generale della Direzione “Musei” del Ministero della Cultura, ha comunicato l’avvenuto accreditamento del Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane e della Città della Scienza dell’Università di Catania all’interno del Sistema Museale Nazionale (SMN) del Mic.
Un riconoscimento di grande prestigio, reso possibile grazie al percorso avviato nell’ambito della convenzione quadro tra la Direzione generale Musei e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane, che certifica il rispetto, da parte delle due strutture catanesi, degli standard minimi uniformi di qualità nella gestione, conservazione, valorizzazione e accessibilità del patrimonio museale, come previsto dal D.M. 113/2018.
Rientrano nello stesso contingente anche il Museo della Natura e dell'Uomo e l’Orto Botanico dell’Università di Padova e il Museo Botanico e l’Orto Botanico dell’Università di Pisa. «Si tratta di un importante traguardo della collaborazione tra la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura e la Crui – ha sottolineato il direttore generale Osanna -, in considerazione dell'importante percorso condotto per l'inserimento dei musei universitari nel sistema nazionale, sotto il profilo dell'adeguamento formale e sostanziale a livelli uniformi di qualità. I nuovi musei aderenti potranno adesso essere anche inseriti nell'App e nel portale web di Musei italiani, entrambi strumenti di promozione e valorizzazione predisposti dalla DG Musei».
Il rettore
Grande soddisfazione è stata espressa dal rettore Francesco Priolo, che lo scorso 12 maggio aveva aperto i lavori della giornata nazionale dedicata al ruolo strategico dei musei universitari nel contesto culturale e scientifico italiano, mostrandosi fortemente ottimista sul raggiungimento del risultato. «Questo traguardo ribadisce - colloca i due musei universitari catanesi tra le eccellenze italiane, in un network che comprende la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Parco archeologico di Pompei e il Parco archeologico del colosseo, confermandone il ruolo centrale nella divulgazione scientifica, nella valorizzazione dei beni culturali e nell’educazione alla conoscenza, con ricadute significative sul territorio, sulla formazione accademica e sulla terza missione dell’università. L’accreditamento rappresenta una certificazione istituzionale che testimonia non solo l’elevato livello di professionalità e organizzazione, ma anche l’impegno continuo dell’Università di Catania nella promozione di una cultura scientifica accessibile,
dinamica e socialmente rilevante. È il risultato di un lavoro corale che ha coinvolto le strutture museali, i
dipartimenti, il personale tecnico e scientifico e l’intera governance dell’Ateneo, con il continuo supporto
del direttore generale Corrado Spinella».
Narrazione dell’identità siciliana
Il Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliani, situato nel cuore del Palazzo centrale e diretto dalla prof.ssa Germana Barone, è uno spazio dedicato alla narrazione dell’identità siciliana attraverso il prisma delle scienze, delle arti, della storia e della memoria. Il museo valorizza collezioni universitarie storiche e materiali etno-antropologici, scientifici e artistici che raccontano secoli di saperi accumulati, custoditi e trasmessi. «Fin dalla sua istituzione nel 2019 – spiega la docente -, il Museo è stato pensato come un ponte tra le persone, le idee e le meraviglie della nostra terra, non solo un luogo da visitare, ma un luogo da vivere: uno spazio che crede nella partecipazione, nel benessere e nell’inclusione, grazie a percorsi multisensoriali, materiali in Braille e strumenti che facilitano la mobilità, rendendo l’esperienza accessibile e coinvolgente per tutti».
Il polo di divulgazione scientifica
La Città della Scienza di via Simeto, di cui è responsabile la prof.ssa Alessia Tricomi, è invece il principale polo della divulgazione scientifica dell’Ateneo, con mostre interattive, laboratori didattici, spazi espositivi dedicati alle scienze della vita, alla fisica, alla chimica, alla geologia e all’astronomia. Un museo esperienziale, pensato per avvicinare studenti, famiglie e curiosi di ogni età al mondo della ricerca, che di recente – ricorda la prof.ssa Tricomi, delegata alla Terza Missione d’Ateneo - si è arricchito con un planetario, che permette di viaggiare nel cosmo, scoprire le galassie e il sistema solare in primis, e con l'aula immersiva “Miri”, con contenuti su biologia, chimica, fisica e tematiche come la sostenibilità e l'ambiente adattabili a grandi e piccini». «Il lavoro di accreditamento – aggiunge la docente - ha richiesto un’azione di progettazione e di sviluppo seguendo gli standard di qualità richiesti dal Ministero alla luce della nuova definizione approvata a Praga nel 2022 in cui si definiscono i musei come luoghi accessibili e inclusivi, che promuovono la diversità e la sostenibilità con la partecipazione delle comunità».
Gli standard
«Per ottenere l’inserimento nel Sistema Museale Nazionale – spiega la delegata al Sistema Museale d’Ateneo, Germana Barone -, i musei devono dimostrare di rispettare una serie di standard minimi di qualità che riguardano la gestione e organizzazione (missione, regolamenti, organigramma, gestione delle collezioni); la conservazione, sicurezza e tutela dei beni; la valorizzazione e accessibilità, sia fisica che cognitiva e digitale; la presenza di personale qualificato e una strategia di sviluppo sostenibile. In questo contesto, i due musei universitari catanesi si sono distinti per l’approccio integrato alla cultura scientifica e umanistica, la varietà delle attività di divulgazione, l’apertura al pubblico e alle scuole, l’utilizzo di tecnologie interattive e inclusive e la partecipazione a progetti nazionali e internazionali».
Entrambi i musei hanno, a tal fine, usufruito di fondi Pnrr, nell’ambito del Progetto di rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei e luoghi della cultura pubblici non appartenenti al Ministero della Cultura (Finanziamento Unione Europea Next Generation - MiC-PNRR M1C3-3 Intervento 1.2). L’accreditamento consentirà adesso al Museo dei Saperi e alla Città della Scienza di entrare a pieno titolo in una rete nazionale di musei pubblici e privati, favorendo la cooperazione, la progettualità condivisa e l’accesso a bandi specifici per il miglioramento dell’offerta culturale e scientifica. Inoltre, rende i due musei universitari catanesi idonei a beneficiare di finanziamenti dedicati, nonché a partecipare a programmi europei nel settore dei beni culturali, della formazione e della cittadinanza scientifica.
Si tratta quindi di un salto di qualità che rafforza la capacità dell’Università di generare impatto sociale e culturale, contribuendo alla crescita della consapevolezza scientifica e alla valorizzazione del patrimonio immateriale della Sicilia, che si auspica sarà presto completato con l’accreditamento del Museo di Zoologia e dell’Orto Botanico del dipartimento di Scienze biologiche geologiche ed ambientali, del Museo della Rappresentazione del dipartimento di Ingegneria civile ed Architettura e del Museo della Fabbrica del dipartimento di Scienze umanistiche, che hanno appena avviato l’iter di collegamento al SMN.