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All’Ars volano parole grosse tra l’assessore Cordaro e i deputati M5s

Di Redazione |

PALERMO – «Lei ha dato del buffone ai miei colleghi, ha insinuato “ammiccamenti” in assessorato, non si deve permettere, la prossima volta occupiamo i banchi del governo e la prendiamo a calci nel culo». Lo ha detto, intervenendo all’Ars nel corso della seduta d’aula, Francesco Cappello parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle rivolgendosi all’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro il quale aveva appena chiuso un duro botta e risposta con la deputata Stefania Campo, anche lei del M5S.

Campo era intervenuta per sollecitare a Cordaro l’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei: «L’assessore aveva detto di condividere l’alta valenza che il Parco avrebbe avuto per il territorio, ci sono state diverse interlocuzioni e credo che tutti i passaggi che il Ministero ha chiesto siano stati portati avanti, non capisco cosa manca ancora per istituire il Parco».

Pronta la replica dell’assessore Cordaro: «Raramente ho sentito tante imprecisioni ed una dimostrazione di tale ignoranza. Il 20 febbraio 2020, poco prima del lockdown, ho convocato una riunione per ribadire la volontà di seguire un percorso istituzionalmente coerente e corretto che partisse dalla volontà dei territori». Poco dopo l’intervento di Cappello a difesa della sua collega deputata, intervento interrotto dal presidente di turno Roberto Di Mauro che ha sospeso l’aula.

«Il linguaggio usato oggi in aula dall’assessore Cordaro in risposta alla nostra collega Stefania Campo, è a dir poco inaccettabile e irricevibile, certamente non degno del Parlamento più antico del mondo. In un breve intervento, e immediatamente dopo, Cordaro ha messo in fila una serie di vocaboli offensivi, come ammiccare, starnazzare, e altri che non è nemmeno il caso di ripetere. Alcuni indirizzati anche ad altri componenti del gruppo M5S. Comprendiamo il nervosismo di questo esecutivo, che non riesce a dare ai siciliani le risposte e i ristori che attendono da tempo, ma certi atteggiamenti sono e restano comunque inqualificabili e per questo pretendiamo le scuse dell’assessore», commentano i deputati del M5S all’Ars.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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