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Ars approva ddl “collegato”: Ircac e Crias si fondono in un unico istituto

Di Redazione |

PALERMO – In un pomeriggio l’Ars ha approvato l’intero articolato del ddl “collegato”, che contiene alcune delle norme inizialmente stralciate dalla finanziaria. Fra queste l’accorpamento di Ircac e Crias, alcune disposizioni in materia di società partecipate, consorzi universitari, lavoratori forestali, dipendenti degli enti parco, formazione professionale. Dopo l’approvazione dei nove articoli del ddl si è passati all’esame del blocco degli emendamenti aggiuntivi, e sono sorte difficoltà anche dal punto di vista tecnico rispetto al contenuto di alcuni emendamenti.

«La maggior parte di questi emendamenti sono incomprensibili», ha detto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Anche gli uffici dell’Ars hanno rilevato, nel corso dei lavori d’aula, alcune incongruenze negli emendamenti aggiuntivi. Dopo le richieste di approfondimento da parte delle opposizioni, alcuni di questi sono stati ritirati dal governo. 

L’ approvazione del “collegato” è stata resa possibile anche grazie alla proposta della conferenza dei capigruppo, adottata da Miccichè. «Lo abbiamo stabilito in conferenza dei capigruppo: quando scade il tempo a disposizione del deputato per il suo intervento, il microfono si stacca automaticamente. Io non posso farci niente, al massimo posso chiedere di riaprire l’audio», ha affermato il presidente dell’Ars. Miccichè lo ha precisato dopo l’intervento del deputato del Pd Antonello Cracolici, che stava esponendo la propria posizione sul primo articolo del ddl collegato su Ircac e Crias. Cracolici aveva sforato il tempo a sua disposizione e alcuni secondi dopo l’audio in Sala d’Ercole è stato interrotto. 

Nel corso della seduta di oggi l’Ars ha anche eletto due nuovi componenti del Consiglio di Presidenza, alla luce della recente modifica del regolamento parlamentare che porta da tre a cinque il numero dei Deputati Segretari, per permettere a tutti i gruppi parlamentari di essere rappresentati. I due eletti sono Gaetano Galvagno del gruppo di Fratelli d’Italia che ha ottenuto 20 voti ed Edy Tamajo di Sicilia Futura al quale sono andati 16 voti. Un altro parlamentare di Fratelli d’Italia, Elvira Amata, ha ottenuto 19 voti ma non è stata eletta perché, come ha spiegato il presidente di turno dell’Ars Roberto Di Mauro al momento della proclamazione «non può essere eletto più di un deputato segretario per gruppo parlamentare». 

Aggiornamento: Con 31 sì l’Ars ha approvato stasera il ddl collegato, dopo che la riunione dei capigruppo ha accolto l’indicazione del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e messo da parte gli emendamenti al testo di 9 articoli, prelevandone soltanto 3 che riguardano i dipendenti della Sas, gli ex sportellisti e i lavoratori precari dei comuni in dissesto. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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