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Calendario scolastico e Piano vaccini Ecco le priorità indicate da Mario Draghi

Di Redazione |

Il governo nascente sarà «convintamente europeista» nelle scelte e nelle prospettive, a partire dall’orizzonte di un più forte bilancio comune dell’Ue, e avrà una «forte vocazione atlantista». E’ quanto avrebbe detto il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi ai gruppi parlamenetari finora incontrati, secondo quanto è stato riferito all’ANSA. Draghi avrebbe poi riferito che l’ambiente «innerverà» tutti gli ambiti di investimenti, nell’ottica di uNa «riconversione ambientale» del sistema produttivo.

IN CLASSE FINO ALLA FINE DI GIUGNO?

Nell’immediato occorre «implementare» l’attuale piano vaccinale, che diventi realmente «efficace». Infatti solo quando tale piano avrà raggiunto un livello alto di vaccinazione della popolazione, «si potrà tornare a lavorare» e «a spendere». Tuttavia, avrebbe osservato il presidente incaricato, è difficile pensare a una ripresa dell’economia alta. L’Italia si potrebbe trovare a gestire una alto tasso di disoccupazione; questo implica che il governo dovrà «tutelare le persone che perdono il lavoro».

Per quanto riguarda le imprese, oltre al loro sostegno, c’è il problema del loro indebitamento con le banche, dei crediti che potrebbero trasformarsi in crediti deteriorati (Npl), il che implica rafforzare la solidità del sistema bancario.

E poi la scuola: a partire dalla rimodulazione del calendario di quest’anno e l’assunzione di docenti affinché l’anno prossimo parta senza buchi di organico. Il futuro governo dovrà cioè «rimodulare il calendario scolastico» dell’anno in corso, per recuperare i «numerosi giorni persi». Molti degli investimenti, inoltre, dovranno riguardare le infrastrutture.

Infine Draghi avrebbe indicato tre riforme da varare insieme al Recovery Plan, Fisco, P.A e giustizia civile. Ad alcuni interlocutori che gli hanno chiesto lumi sulla riforma della giustizia penale, Draghi avrebbe risposto di ritenerla importante, ma che l’Ue, nell’ottica del Recovery Plan, ci chiede solo quella della giustizia civile. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA