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Caso Castiglione, dall'«imbarazzo» in Antimafia ai dubbi sul seggio all'Ars: cosa succede ora

Per il deputato dell’Mpa scatterà la sospensione «di diritto», non la decadenza

Redazione La Sicilia

26 Febbraio 2025, 11:11

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«Un fatto che ha creato qualche elemento di imbarazzo da parte dell’Antimafia, per le vicende che hanno riguardato un componente di questa commissione, che non è un luogo di impunità o di immunità». Antonello Cracolici, presidente dell’Antimafia regionale, commenta così l’arresto del deputato, ed ex collega in commissione, Giuseppe Castiglione. L’autonomista è stato arrestato lunedì dal Ros dei carabinieri per voto di scambio politico-mafioso nell’ambito dell’operazione antimafia Mercurio, contro la famiglia di Cosa nostra Santapaola-Ercolano.

«La commissione ha avviato le procedure per la decadenza da componente - afferma Cracolici - In Sicilia la politica incrocia la criminalità nei territori. Non so se è la criminalità che cerca la politica o viceversa. Cosa nostra, attraverso i suoi referenti territoriali, ha sempre avuto l’interesse a costruire un sistema di relazione con tutto il sistema pubblico istituzionale e con la politica. Attraverso questo condizionamento ha un valore reputazione attrattivo per tutti coloro che si rivolgono ai mafiosi per risolvere i propri problemi».

Castiglione si è dimesso dalle commissioni e dal gruppo parlamentare autonomista. Ma potrebbe mantenere il suo scranno all’Ars, a meno di non dimettersi anche dalla carica elettiva. La legge Severino prevede che scatti immediatamente la sospensione al momento dell’applicazione di una misura cautelare come l’arresto in carcere (Castiglione è in quello di Bicocca), i domiciliari o il divieto di dimora nel territorio in cui è stato eletto. Si tratta della sospensione «di diritto», che viene decretata direttamente dal presidente del Consiglio dei ministri, e notificata all’Ars che ne prende atto. In caso di revoca delle misure cautelari, Castiglione potrebbe riprendere il suo posto.

A sostituire Castiglione a Palazzo dei Normanni dovrebbe arrivare la persona arrivata subito dopo di lui alle ultime elezioni regionali: Alessandro Porto, autonomista, assessore alla Protezione civile del Comune di Catania. Lui, però, dice chi lo conosce, è più che mai scosso da quanto accaduto al collega di partito e compagno di militanza.

I casi di deputati Ars sospesi non sono mancati: tra il 2019 e il 2020, Pippo Gennuso - sospeso, poi tornato in carica, poi decaduto - era stato protagonista di una staffetta con l’attuale senatrice Daniela Ternullo.