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Catania, Fabrizio Corona è incandidabile per l’interdizione dai pubblici uffici: «Ma resterò con Lipera»

L'ex re dei paparazzi: «Purtroppo non ci siamo resi conto che era ancora in piedi la limitazione della pena accessoria»

Di Francesca Aglieri Rinella |

È l’interdizione perpetua dai pubblici uffici a stoppare, sul nascere, la candidatura come consigliere comunale di Fabrizio Corona. L’ex re dei paparazzi è rimasto fuori dalla lista del “Movimento popolare catanese” che sostiene il candidato sindaco Giuseppe Lipera. I certificati del casellario giudiziale e dei carichi pendenti – propedeutici alla presentazione delle candidature – non gli hanno lasciato scampo per via della condanna definitiva a cinque anni del Tribunale di Torino legata all’estorsione all’ex calciatore della Juventus David Trezeguet. Il fotografo dei vip pretese 25mila euro per non pubblicare alcune foto private che ritraevano il centrocampista.

«Purtroppo non ci siamo resi conto – spiega Corona a La Sicilia – che era ancora in piedi la limitazione della pena accessoria. Il fatto che io non possa scendere in campo in prima persona non vuol dire non continuare a lavorare a sostegno di Peppino Lipera. Lo farò dall’esterno dando un contributo alla lista e ai candidati. Già sabato e domenica tornerò a Catania per una due giorni di incontri con gli elettori».

Simbolo e lista

Ieri, in Municipio, l’avvocato Lipera ha depositato il simbolo e la lista con i 36 nomi in corsa per uno scranno a Palazzo degli Elefanti e non è passata inosservata l’assenza del nome di Corona dall’elenco. Neanche un mese fa, l’annuncio della sua discesa in campo aveva destato la curiosità della stampa e degli elettori e per l’imprenditore nato e cresciuto a Catania era stato annunciato, in caso di vittoria, anche un posto come assessore con delega ai Servizi sociali. Oggi incontrerà la stampa per presentare la squadra dei cinque assessori designati e illustrare il programma di governo. Capolista sarà Antonino Petralia, psichiatra, primario del Policlinico e docente universitario.

Le altre liste

Sempre ieri, il primo candidato sindaco a depositare simbolo, lista e i nomi dei componenti della squadra di governo è stato un altro avvocato, il civico Giuseppe Giuffrida. Tra i 26 aspiranti consiglieri compare anche Luana Ilardo, figlia dell’ex boss Luigi, il pentito ucciso sotto casa a Catania il 10 maggio 1996. Per quasi tre anni, con il nome in codice “Oriente”, Ilardo, aveva collaborato con i carabinieri da infiltrato nell’organizzazione mafiosa che voleva lasciare per sempre. Nel 1995, condusse i Ros fino al covo di Bernardo Provenzano, ma ma quel giorno i carabinieri decisero di non intervenire. I candidati fanno tutti parte della società civile. Sono insegnanti, piccoli imprenditori, liberi professionisti e ex commissari di polizia. Nelle scorse settimane, Giuffrida aveva incassato il sostegno dell’ex magistrato palermitano Antonino Ingroia, fondatore di Azione Civile.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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