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Catania, Trantino al lavoro e pronto a varare la Giunta: «Meloni già al nostro fianco»

Il neo primo cittadino ha subito ricevuto la telefonata del premier Meloni già pronta a sostenere la città

Di Francesca Aglieri Rinella |

Inizia con uno sguardo rivolto alla città, dal decimo piano dell’hotel che ha ospitato il suo quartier generale, il primo giorno da sindaco di Catania per Enrico Trantino. Pensieri e emozioni che si confondono in un’atmosfera familiare e amichevole ristretta agli addetti ai lavori prima di incontrare la stampa, ieri, per la prima uscita ufficiale e per ragionare sui prossimi cinque anni di amministrazione di centrodestra. È stato eletto con 85.625 preferenze, pari al 66,11% dei consensi. Il suo partito, FdI, quello della premier Meloni che lo ha voluto candidato è il primo in città.

La telefonata della premier

«Ieri sera (lunedì sera per chi legge) il presidente Giorgia Meloni mi ha chiamato per compiacersi, per felicitarsi e per dire, se mai ci fosse stato bisogno, che è a disposizione, non mia, ma della città di Catania. Tajani mi ha mandato un messaggio, non escludo lo abbia fatto anche Salvini, ma sono assai indietro nella verifica dei messaggi…».

Il messaggio alla città

Trantino, poi, si rivole ai catanesi. «Il messaggio che voglio mandare alla città è che deve marciare unita e che deve ritrovare l’amore per l’appartenenza, per lo spirito di comunità e per il senso civico. Senza tutto questo noi non andremo da alcuna parte…». Per Trantino, infatti, «un’amministrazione non potrà mai completamente risolvere il problema della pulizia se i cittadini continuano a creare delle discariche abusive. C’è una sorta di refrattarietà. E poi ci vuole più comunicazione perché ad esempio se i catanesi sapessero i rifiuti possono diventare una risorsa e c’è lo sgravio della Tari, diventerebbe tutti un circolo virtuoso. Mi piacerebbe per questo avere una città connessa in ambito della comunicazione e dei messaggi senza preclusioni e pregiudizi. Massacratemi pure, ma prima fatemi mettere all’opera, fatemi dimostrare che questa città può avere un volto nuovo. Poi mi giudicherete…».

L’ombra del dissesto

E sul dissesto (tanto contestato alla precedente amministrazione di centrodestra, quella guidata dall’ex sindaco salvo Pogliese) Trantino sottolinea: «Noi siamo in una condizione sempre estremamente critica. Non siamo ancora usciti da quell’allarme rosso che ci è stato lanciato. Siamo con un bilancio stabilmente equilibrato, se verranno confermati i risultati finanziari che stiamo consolidando dovremmo potere uscire dal dissesto. Non sono assolutamente incauto nel dire usciremo con certezza. Qual è la fortuna? Il dialogo con il governo centrale che sicuramente ci verrà incontro».Guardando ai prossimi anni, il neo sindaco parla del pedaggio per auto non a pieno carico. «Sulla mobilità la vera scommessa si gioca sull’avvicinamento della fascia extraurbana alla città senza il bisogno dei veicoli privati. Non so se si possa cominciare a immaginare, come in alcune città europee, che si paghi il pedaggio a meno che l’auto non sia a pieno carico. Anche se sarà difficile controllare l’intera città. Io credo che i cittadini avranno titolo per lamentarsi e ad avercela con il sindaco e con l’amministrazione per tutti i cantieri che si apriranno e che inevitabilmente comporteranno molti disagi, ma sarò ben felice di farmi mandare al diavolo se si tratta di un’opera meritoria che si risolverà in un beneficio per la città».

La scelta della Giunta

Inevitabile che adesso per Trantino si aprirà la partita legata agli assessori che andranno a completare la giunta e al dialogo con i partiti e le liste. «Non ci siamo assolutamente riuniti, ma è naturale che prevalga la logica della rappresentanza. Con i risultati definitivi si faranno le scelte conseguenziali».E proprio mentre nel capoluogo etneo lo spoglio delle 336 sezioni è andato a rilento – con i r risultati definitivi arrivati solo nella serata di ieri -, Trantino sottolinea come «dispiace riscontare questa lentezza nell’elaborazione dei dati riguardanti lo spoglio delle schede elettorali. Francamente mortifica una città che spera di avere una marcia in più sul tema della sostenibilità digitale». Al passo con i tempi e per rispedire al mittente gli attacchi continui sui social, Trantino affronta il tema degli haters, i cosiddetti leoni da tastiera che «sanno solo criticare», gli stessi che «magari convocherò al Comune ogni 20 giorni per un confronto faccia a faccia».«Noto sempre di più – commenta Trantino – ogni qual volta le testate giornalistiche riproducono sulle loro pagine social alcuni articoli che si riferiscono all’amministrazione e alla politica catanese una quantità straordinaria, quasi imbarazzante, di haters che lanciano anatemi e maledizioni odiose nei confronti dei politici. Questo è probabilmente perché non abbiamo saputo ridurre queste distanze. Magari sarò eretico, però mi piacerebbe periodicamente riunire questi haters per dire loro “vediamoci in faccia”. Alla fine oltre alle cariche ci sono delle persone. Il confronto vis a vis rende tutto più facile».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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