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Conte 2: tavolo finale su nomi e programma, poi il premier al Colle e domani il giuramento

Di Redazione |

ROMA – È cominciata questa mattina a  Palazzo Chigi la riunione del tavolo finale sul programma di governo  e sulla squadra del Conte bis. Alla riunione, presieduta dal premier incaricato Giuseppe Conte, partecipano i capigruppo alla Camera ed al Senato di M5S, Partito democratico e Leu. Il Pd è rappresentato al tavolo da Graziano Delrio e Dario Stefano; il M5S da Francesco D’Uva e Francesco Patuanelli; per Leu ci sono Loredana De Petris e Federico Fornaro. L’obiettivo, hanno assicurato i leader, «è scegliere persone competenti»

Con il “plebiscito” di Rousseau al nuovo esecutivo, il timing si fa serrato sia sull’accordo programmatico e sia sulla composizione della lista che il premier incaricato potrebbe portare forse già oggi al Quirinale da Mattarella. Un puzzle su cui i lavori sono ancora in corso dopo una lunga notte di incontri e riunioni. Ma oggi la partita potrebbe quindi essere chiusa. Oggi Infatti come detto il premier è atteso al Quirinale e domani potrebbe esserci il giuramento.

Per quanto riguarda il programma, ci sono alcuni capisaldi: prima di tutto neutralizzare l’aumento dell’Iva, poi la svolta verde, a seguire la riduzione del numero dei parlamentari, la legge sul conflitto di interessi, il salario minimo e un occhio di riguardo per la Capitale. La bozza di programma Pd-M5S è composta da 26 punti, il M5s esulta perche tutti i 20 punti proposti sono stati assorbiti, anche se il Pd non ha tardato a precisare che «si tratta di una sintesi parziale», su cui il premier incaricato Giuseppe Conte e le due forze politiche stanno appunto ancora lavorando.

E continua intanto a delinearsi la squadra del futuro governo giallo-rosso. Una squadra per la quale gli attori in campo sono tre: Giuseppe Conte, il M5S e il Pd, con la vigilanza del presidente Sergio Mattarella. Vigilanza che si fa attentissima su due caselle chiave come il Mef e il Viminale.

All’Economia, complice l’asse Conte-Colle, potrebbe andare un tecnico: nelle short list presentate al presidente incaricato il nome politico è quello di Roberto Gualtieri, europarlamentare Pd, sul fronte tecnico circolano i nomi di Giuseppe Pisauro, Lucrezia Reichlin, Salvatore Rossi, Dario Scannapieco e Fabrizio Pagani.

Viminale: resta in pole un prefetto come Luciana Lamorgese sebbene nel Pd non si escluda possa andare Dario Franceschini.

Presidenza del Consiglio: la casella di sottosegretario potrebbe essere occupata da un uomo di fiducia di Conte, come l’attuale segretario generale di Palazzo Chigi Roberto Chieppa. Vincenzo Spadafora potrebbe restare a Palazzo Chigi anche lui come sottosegretario con una delega specifica, così come Riccardo Fraccaro.

Farnesina: in queste ore, viene fatto con insistenza il nome di Di Maio per gli Esteri.

Infrastrutture: se la dovrebbero giocare Paola De Micheli e Stefano Patuanelli.

Giustizia: Alfonso Bonafede.

Istruzione: Nicola Morra o in alternativa Spadafora.

Ambiente: Sergio Costa potrebbe essere confermato.

Difesa: in pole Lorenzo Guerini.

Mise: in corsa sempre De Micheli, con Castelli e Buffagni.

Agricoltura: Anna Ascani in pole.

Beni Culturali: Dario Franceschini.

Lavoro: Giuseppe Provenzano ma in campo anche Morra.

Sanità: conferma di Giulia Grillo o un nome Pd. Tra le donne Dem restano in corsa Debora Serracchiani, Teresa Bellanova e Lia Quartapelle. Mentre un ministero dovrebbe finire a Leu: in pole c’è Vasco Errani. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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