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Dalle ore 24 scattato silenzio elettorale: 128 Comuni in Sicilia pronti per il voto

Le direttive del Corecom per rispettare lo stop alla campagna elettorale. Da domani urne aperte a partire dalle ore 7

Di Redazione |

“Scattato a mezzanotte e si protrarrà sino alla conclusione delle operazioni di voto, lunedì 29 maggio alle ore 15, il silenzio elettorale, il divieto assoluto, cioè, di svolgere attività di propaganda elettorale e di diffondere messaggi, con qualsiasi mezzo, volti ad orientare il voto degli elettori. Tale divieto è sancito e regolamentato, anche in ordine alla sanzione amministrativa pecuniaria a carico dei trasgressori, dalla legge 212/56. Analogamente, ma col rango di raccomandazione, tale disposizione riguarda anche piattaforme web e social, come stabilito nelle linee guida AgCom”. E’ quanto si legge in una nota del Corecom Sicilia. “In occasione delle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio – che stanno coinvolgendo 128 comuni in tutta la regione fra i quali quattro capoluoghi di provincia (Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani) – il Corecom Sicilia, organo funzionale territoriale dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha intensificato la propria attività di monitoraggio sul rispetto del complesso normativo e regolamentare della par condicio”, sottolinea la nota.

“In particolare sono stati tenuti sotto osservazione, e continueranno ad esserlo anche nelle prossime settimane laddove si dovessero verificare dei turni aggiuntivi di ballottaggio, le attività delle Amministrazioni Comunali – anche quelle svolte utilizzando pagine e profili social istituzionali – in relazione al rispetto del divieto di comunicazione istituzionale (con la sola eccezione delle informazioni indispensabili e comunque da rendere in maniera impersonale) e il sistema radiotelevisivo locale in rapporto al rispetto delle disposizioni a tutela del pluralismo. Ad oggi, sia sulla base delle attività svolte d’iniziativa dagli uffici sia su segnalazione, sono state avviate quattordici istruttorie a conclusione delle quali, come previsto dalla normativa, è stata avanzata all’AgCom una proposta deliberativa sulla quale si dovrà pronunciare l’Autorità”, conclude la nota del Corecom Sicilia.

I seggi saranno aperti, domani, domenica (dalle 7 alle 23) e lunedì (dalle 7 alle 15). La popolazione coinvolta è di 1.387.169 abitanti, di cui 301.104 anche per le elezioni dei sei Consigli circoscrizionali e dei rispettivi presidenti a Catania. In Sicilia la soglia da superare per essere eletti al primo turno è del 40% dei voti espressi. In 113 centri (fino a 15 mila abitanti) si voterà con il sistema maggioritario, in quindici comuni (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà l’11 e 12 giugno) con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 1.646 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.579.L’elettore – sia per il Consiglio comunale che per quello circoscrizionale – può esprimere una o due preferenze nella stessa lista, ma di genere diverso. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa: il cosiddetto «effetto trascinamento». Prevista anche la possibilità del «voto disgiunto», che rende libero l’elettore di votare separatamente per un candidato sindaco e per una lista a questo non collegata.

Sul sito istituzionale della Regione (www.elezioni.regione.sicilia.it) saranno pubblicate tre rilevazioni (domenica alle 12.30, 19.30 e 23.30 e lunedì alle 15.30) sull’affluenza degli elettori alle urne, con il raffronto dei dati rispetto alle ultime elezioni amministrative dei Comuni interessati. Lo spoglio inizierà lunedì pomeriggio, subito dopo la chiusura delle operazioni di voto. I dati provvisori, man mano che verranno trasmessi dalle prefetture territorialmente competenti al dipartimento regionale delle Autonomie locali, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell’assessorato dell’Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma e pubblicati in tempo reale sul portale della Regione Siciliana (elezioni.regione.sicilia.it).

I centri più grandi, oltre ai capoluoghi, interessanti al voto sono: Licata, Aci Sant’Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania, Mascalucia, Piazza Armerina, Comiso, Modica, Carlentini. Cinque i Comuni attualmente commissariati: Catania, Aidone (En), Trabia (Pa), Modica (Rg) e Priolo (Sr). Al voto anche Barrafranca (En), che nell’aprile del 2021 è stato sciolto per mafia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA