29 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14:50
×

E' scontro all'Ars sulla norma che aumenta la cubatura degli edifici del 30%: norma stralciata

Discussione accesa in aula dove oggi è iniziato l’esame degli articoli del disegno di legge n° 499 sull'urbanistica

Redazione La Sicilia

29 Ottobre 2024, 18:56

Lavoro, allerta caldo per gli edili nei cantieri

Operai del settore edile al lavoro sotto il sole in un cantiere, Genova, 10 agosto 2023. ANSA/LUCA ZENNARO (simbolica, generica, lavoro, costruzioni, cantiere, occupazione, caldo, edilizia)

Oggi l’Ars ha iniziato l’esame degli articoli del disegno di legge n° 499 sull'urbanistica, ma subito alcune norme hanno creato scompiglio tra i deputati. Durante l’esame del ddl, a Sala d’Ercole c'è stato per esempio un intenso dibattito su una norma contenuta nell’articolo 8, approvata grazie al voto segreto ad un emendamento passato con 35 voti a favore e 25 contrari. La norma prevede la possibilità di aumentare del 30% la cubatura di un edificio in caso di demolizione e ricostruzione, in presenza di una serie di requisiti.

La norma è stata difesa dalla maggioranza che sostiene il governo Schifani e che ha parlato di una «ulteriore misura per la riqualificazione del nostro patrimonio edilizio ed urbano», mentre l’opposizione ha accusato il centrodestra di avere inserito una norma «destinata ad incentivare la cementificazione e la speculazione edilizia nel nostro territorio e delle nostre città, compresi i centri storici».

La discussione è stata così accesa che alla fine l’assessore al Territorio Giusi Savarino ha chiesto alla presidenza dell’Ars di accantonare l’articolo 8: «Potrebbe esserci un rischio di illegittimità di alcune delle disposizioni che contiene» ha detto la Savarino

Dopo l’intervento dell’assessore Savarino la seduta è stata sospesa ed è stata convocata la conferenza dei capigruppo. Dopo una sospensione della seduta di quasi due ore, l’articolo 8 del ddl urbanistica è stato stralciato. La norma non fa dunque più parte del disegno di legge. La seduta è ripresa con l’esame degli altri articoli del testo.

Prima era stato il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, a sollevare un'altra questione. «Sanare un immobile costruito abusivamente da un mafioso sulla riva del mare, solo perché è stato acquisito dallo Stato, sarebbe stata un’aberrazione giuridica, morale, etica e politica che questo Parlamento non poteva permettersi - ha affermato De Luca -. E così è stato grazie al nostro emendamento soppressivo che è stato approvato e ha fatto uscire dal testo della legge Urbanistica l’articolo 14 che prevedeva questa indecenza».

«L'approvazione di questo articolo - continua De Luca - oltre che a sollevare enormi dubbi di costituzionalità, avrebbe costituito un precedente pericolosissimo, che avrebbe spianato la strada ad altre potenziali sanatorie e questo non potevamo assolutamente permetterlo».