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Elezioni, è l’ora delle polemiche: scontro social tra Bianco e Trantino a Catania

L’oggetto del contendere è la squadra di governo designata dalla coalizione di centrodestra.

Di Francesca Aglieri Rinella |

Nell’era 2.0, in cui anche (e soprattutto) la campagna elettorale si fa sui social a suon di post, tweet e stories non è passato inosservato il botta e risposta tra Enzo Bianco e Enrico Trantino. L’ex sindaco (che per via della sua incandidabilità non è in campo in prima persona, ma schiera la figlia Giulia chiama in causa l’aspirante primo cittadino del centrodestra e lui risponde. L’oggetto del contendere è la squadra di governo designata dalla coalizione di centrodestra.

«Enrico Trantino ha presentato i suoi assessori designati – ha scritto Bianco su Facebook – avevamo sperato che come candidato sindaco, marcasse con evidenza un giudizio critico sull’operato della Giunta Pogliese che in questi cinque anni ha ridotto Catania in condizione pietose. Capisco che di quella Giunta l’ex assessore Trantino è stato elemento di continuità e nel settore a lui conferito il Comune è stato dolorosamente fermo (vedi Corso Martiri della Libertà), ma la totale continuità è un grave errore. Un motivo in più per voltare pagina e per scegliere Maurizio Caserta, per aprire una strada nuova per Catania».

Due ore dopo è lo stesso Trantino a spiegare le sue ragioni rispedendo le accuse al mittente. «Vedi Enzo, con Maurizio Caserta stiamo conducendo una campagna elettorale seria e senza accuse strumentali. Io credo che l’ultimo che abbia facoltà di esprimere giudizi sia chi è stato finora giudicato responsabile del dissesto (non ho alcuna difficoltà a riconoscere che non sei stato l’unico, ma tu hai dato il colpo di grazia). Riguardo all’accusa che non avrei fatto niente, tanto per ripassare la cronaca che ti ostini a ignorare, mi limito a un rapido assaggio (in due anni e mezzo di mandato, nonostante dissesto e Covid). Urbanistica: Centro Storico; demanio marittimo; parcheggio di piazza della Repubblica; completamento incontri con ordini professionale e associazioni di categoria per la definizione della progettazione del Piano Urbanistico Generale; aggiudicazione di un finanziamento per 76 milioni di euro attraverso i Piani Integrati (Pnrr) per opere strategiche a San Berillo vecchio, Librino e Monte Po; aggiudicazione 1.8 milioni di euro per studi di fattibilità in tema di mobilità sull’intero litorale e sull’asse dei viali; avviamento lavori di riqualificazione di piazza dei Martiri e Giovanni XXIII); cittadella Giudiziaria».

«Lavori pubblici – si legge ancora nel commento al post – aggiudicazione finanziamento 20 milioni di euro per l’abbattimento del Ponte di Ognina e la riqualificazione dell’ex scuola in via Villa Glori; aggiudicazione finanziamento di due bandi Qualità dell’Abitare per 15 milioni di euro ciascuno, per la realizzazione di 64 alloggi popolari a Librino e per un intervento di connessione urbana di luoghi di interesse artistico; lavori sulla carreggiata Nord dell’Asse Rotolo Ognina, ferma dal 2005; consegna degli alloggi di Torre Leone; completamento progetto per la Riqualificazione e sistemazione del Torrente Forcile e suoi affluenti per 28,8 milioni di euro; completamento iter per l’appalto integrato del Collettore B e altri interventi di mitigazione del rischio idraulico lungo l’asta del Canale Buttaceto; definizione progetto per il completamento di viale Ciampi; partecipazione al bando per interventi Green blu e Green al Parco Gioeni. Su quel che ha fatto Sergio Parisi (assessore da me designato) dovrei scrivere molto più. Taccio su molto altro, ma mi auguro che chi ha presentato una lista senza neanche riuscire a completarla, la smetta di essere ostaggio del proprio narcisismo e pensi che accusare gli avversari sia un modo per nascondere la polvere sotto il tappeto».

E c’è poi il j’accuse di un altro candidato sindaco: Gabriele Savoca di Sud Chiama Nord che commenta così le prime azioni del centrodestra. «“Salvo” Trantino promette faville. Non solo per le prime tappe della sua campagna elettorale, dal salotto de Le Ciminiere all’esclusivo locale della costa catanese (si direbbe il campione del centrodestra riparte dalle “periferie”), ma per le scelte degli assessori. Di fatto una giunta Pogliese-bis. Dopo le parole ci sono purtroppo per “Salvo” Trantino i fatti. Che dicono di una spartizione di poltrone in continuità con la vecchia amministrazione comunale. I cui risultati negativi sono sotto gli occhi di tutti. Ebbene, la giunta Pogliese-bis si propone ai catanesi, con le stesse logiche, in taluni casi le stesse facce. Catania merita altro».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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