Elezioni: D’Incà,18% astenuti per difficoltà recarsi a urne

Di Redazione / 03 Maggio 2022

ROMA, 03 MAG – “Accanto all’astensionismo di
protesta (stimato in circa il 15-20% degli elettori nelle
elezioni europee, in cui l’astensionismo è stato del 45,5%) o di
indifferenza nei confronti della politica (stimato nelle stesse
elezioni europee in circa il 10-15% degli elettori), il lavoro
di analisi condotto dalla Commissione ha evidenziato una
componente molto rilevante di astensionismo cosiddetto
involontario stimato nel 16-18% degli elettori”. Lo ha detto il
ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, in
commissione Affari costituzionali alla Camera, nell’audizione
sulle proposte “in materia di esercizio del diritto di voto”.
D’Incà ha illustrato i contenuti del Libro bianco “Per la
partecipazione dei cittadini: come ridurre l’astensionismo e
favorire la partecipazione al voto”, elaborato da una
Commissione di esperti istituita dal ministro. Le proposte
contenute nel Libro bianco, ha spiegato D’Incà, “hanno la
finalità di semplificare e di agevolare la partecipazione di
oltre 9 milioni di cittadini, che rappresentano circa il 20% del
corpo elettorale”.
L’astensionismo involontario “non dipende da una decisione
di natura politica dell’elettore di non partecipare al voto – ha
detto D’Incà – ma è dovuto più propriamente alla difficoltà
materiale di recarsi alle urne a causa di impedimenti di vario
genere. Pensiamo, ad esempio, agli anziani con difficoltà
motorie, ai malati in casa, alle persone con gravi disabilità e
anche agli elettori impossibilitati a votare a causa di
soggiorni temporanei fuori dal comune di residenza per motivi di
lavoro, studio, vacanza o per altre ragioni”.

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