Giuffrida si riprende temporaneamente il seggio all'Ars: nuovo puntata della battaglia giudiziaria con Primavera
Sospesa la sentenza che aveva consegnato lo scranno al rivale in attesa della decisione della Cassazione
Si arricchisce di una nuova puntata la saga giudiziaria legata allo scranno all’Ars del sindaco Davide Vasta dichiarato decaduto dalla carica di deputato regionale, poiché ineleggibile, nel febbraio scorso. Salvatore Giuffrida (primo dei non eletti nella lista “De Luca Sindaco di Sicilia- Sud chiama Nord”) si riprende infatti il suo seggio all'Ars per decisione della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Palermo che ha sospeso la sentenza con la quale lo scranno di deputato regionale era stato dato all’avvocato acese Santo Primavera, consigliere a Giarre, che aveva presentato un ricorso. Primavera era il secondo dei non eletti alle Regionali del 2022 nel collegio di Catania, nella lista Sud chiama Nord di Cateno De Luca.
Vale la pena ricordare che Santo Orazio Primavera, con ricorso proposto innanzi al Tribunale di Palermo, aveva chiesto di accertare l’ineleggibilità di Giuffirda e di dichiararlo decaduto dalla carica di deputato regionale. Il Tribunale di Palermo aveva rigettato il ricorso di Primavera, rilevando come la legge regionale siciliana prevede, in ipotesi di conclusione anticipata della legislatura, che tutte “le cause di ineleggibilità alla carica di deputato regionale previste dalla vigente legislazione” non operano ove il candidato si collochi in aspettativa nel rispetto del termine di 10 giorni dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali (intervenuta il 10/8/2022).
Santo Orazio Primavera aveva fatto appello contro tale pronuncia e la Corte d’Appello aveva dichiarato Giuffrida “ineleggibile alla carica di deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana in relazione alle elezioni svoltesi in data 25.9.2022”, dichiarandolo decaduto.
A seguito di tale sentenza, l’ARS – nella seduta del 28 gennaio 2025 - aveva dichiarato Primavera “immesso” – a seguito del suo giuramento – “nelle funzioni di deputato all’Assemblea regionale siciliana”
Con ricorso in Cassazione, però Giuffrida - difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia - ha impugnato tale sentenza. Inoltre, con autonoma istanza presentata alla Corte d’Appello di Palermo, Giuffrida ha chiesto la sospensione di tale sentenza, nelle more del giudizio in Cassazione.
La Procura Generale presso la Corte d’Appello di Palermo ha espresso parere favorevole all’accoglimento di tale domanda di sospensione La Corte d’Appello, con ordinanza del 19 maggio 2025 – aderendo alle tesi degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia - ha accolto la richiesta di sospensione della pronuncia che aveva dichiarato ineleggibile l'onorevole Giuffrida che - per effetto di tale pronuncia -riprenderà il proprio seggio all’Ars, in attesa ella pronuncia della Corte di Cassazione.