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Governo Conte, ecco chi sono i tre ministri siciliani

Di Redazione |

Tre siciliani nel Governo Conte. Al Mezzogiorno è andato Giuseppe Provenzano, detto Peppe. E’ nato a San Cataldo il 23 luglio del 1982. Laureato e dottorato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è vice direttore della Svimez. Si occupa di Mezzogiorno, e in particolare di politiche di coesione. Ha scritto su Le Ragioni del Socialismo, l’Unità, Il Riformista e HuffPost. E’ membro del Comitato di redazione della Rivista economica del Mezzogiorno. Con Luca Bianchi ha pubblicato “Ma il cielo è sempre più su? L’emigrazione meridionale ai tempi di Termini Imerese. Proposte per il riscatto di una generazione sotto sequestro”. Il suo ultimo libro è “La sinistra e la scintilla. Idee per un riscatto”. E’ stato capo della segreteria dell’assessore per l’Economia della Regione Siciliana (2012- 2014) nella giunta Crocetta e consulente del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. In seguito alle primarie del 2019, entra a far parte della Direzione Nazionale del Partito Democratico. Dal giugno 2019 è membro della Segreteria Nazionale come responsabile delle politiche del lavoro.

Nunzia Catalfo, alla quale è andata la delega al lavoro, ha 52 anni ed è catanese. Il nuovo ministro del Lavoro succede al capo politico del M5S Luigi Di Maio. Al suo secondo mandato come senatrice del Movimento 5 Stelle, nel corso della passata legislatura ha contribuito a scrivere il disegno di legge sul reddito di cittadinanza, mentre all’inizio della XVIII legislatura è stata eletta presidente della Commissione Lavoro di Palazzo Madama. E’ stata anche componente del collegio dei probiviri M5S. Dal 2015 è referente della funzione Lex Parlamento e dal 2018 della funzione Lex Europa per la piattaforma Rousseau.

Confermato invece alla giustizia Alfonso Bonafede, il pentastellato della vecchia guardia, l’uomo che portò Giuseppe Conte nei Cinque Stelle. Siciliano di nascita, toscano di adozione, Bonafede è parlamentare dal 2013 ed è uno dei più fidati e vicini al capo politico del Movimento, Luigi Di Maio. E’ soprannominato per questo il “mister Wolf” a 5 Stelle. Avvocato, è nato a Mazara del Vallo il 2 luglio del 1976, ma dal 1995 abita a Firenze dove si è laureato in Giurisprudenza e dove è rimasto collaboratore come cultore di Diritto Privato e dove ha conosciuto Giuseppe Conte, docente di privato nello stesso ateneo. E’ stato Bonafede ad avvicinare Conte al M5s. Nel 2006 ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa. E dallo stesso anno è avvocato presso il Foro di Firenze con uno studio autonomo.

Tra il 2018 e il 2019, durante il suo mandato, ha scritto il disegno di legge Anticorruzione, poi approvato in Parlamento, anche ribattezzato Spazzacorrotti dall’M5s, che oltre a cambiamenti in tema di inasprimento delle pene, tra le altre cose reca la modifica della disciplina della prescrizione, introducendo la sospensione dopo la sentenza di primo grado, in caso di condanna o assoluzione. Assieme al ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, è stato tra i fautori della legge sul «Codice Rosso» per il contrasto alla violenza sulle donne e sui minori. Bonafede ha anche lavorato alla scrittura dei testi di riforma dei riti processuali penale e civile.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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