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«I partiti devono competere al centro, la destra e la sinistra sono sature» L'enigma Minardo: rottura in vista con la Lega?

Al partito, il presidente della Commissione Difesa alla Camera, ha già espresso il proprio "disagio" per l'atteggiamento di Luca Sammartino

Francesca Aglieri Rinella

11 Luglio 2025, 13:36

Minardo

«Sono straconvinto che i partiti per essere determinanti debbano competere al centro anche perché la destra e la sinistra sono sature, non c’è più spazio…»: le parole del deputato siciliano e presidente della Commissione Difesa di Montecitorio Nino Minardo in un'intervista al quotidiano online ilSicilia.it "lette" così non hanno nulla da eccipre. Se non fosse che per gli appassionati di politica e per gli addetti ai lavori (giornalisti curiosi) la domanda sorge spontanea: cosa c’è dietro questo mantra del centro proclamato ai quattro venti da un deputato di un partito che ha come uomo di punta il non proprio moderato generale Roberto Vannacci? Di sicuro c’è anche un “disagio” antico per l’atteggiamento di Luca Sammartino che pur essendo fuori dalla giunta regionale farebbe l’asso pigliatutto, tratterebbe per nome e per conto della Lega e gestirebbe posti e nomine. Tanto che Sammartino avrebbe pure espresso le sue perplessità sulla nomina di Annalisa Tardino al Porto di Palermo, fortemente voluta da Salvini, mettendosi sull'asse Schifani che invece la osteggia. Nota politica: Minardo già da tempo aveva aderito al gruppo misto della Camera per avere le mani più libere e provare a costruire un rapporto con l'Udc che, doveva essere vicino alla Lega, ma così non è stato.

Nell'intervista, poi, per Minardo nel Centrodestra serve dare più spazio «alle culture politiche cattoliche, liberali, riformiste e autonomiste, promuovendo politiche economiche capaci di parlare al ceto medio in difficoltà». Una strategia che il deputato ibleo ha sempre portato avanti nel partito, dove però, rileva, «c’è stata una divergenza di vedute tra il sottoscritto e tanti altri che pensavano che allargare il perimetro fosse utile e chi in Sicilia pensava e pensa che il perimetro del partito corrisponda a quello degli interessi personali» e sull’apertura al centro chiosa: «La necessità politica resta, bisogna decidere se coglierla o meno».
Parole che suonano un po’ come un ultimatum o che potrebbero addirittura preludere a scelte diverse per Minardo? Ai posteri l'ardua sentenza…