Il 24 aprile Marcia pace straordinaria per l’Ucraina

Di Redazione / 23 Marzo 2022

PERUGIA, 23 MAR – Sarà una “edizione straordinaria”
alla vigilia della Festa della Liberazione, raccogliendo
soprattutto il grido di Papa Francesco “Fermatevi! La guerra è
una follia”, quella della Marcia della pace e della fraternità
PerugiAssisi promossa per domenica 24 aprile. Organizzata
“mentre infuria la guerra in Ucraina e in tante altre parti del
mondo”, come ha ricordato Flavio Lotti, anima del comitato
promotore, durante la conferenza stampa di presentazione che si
è svolta nel capoluogo umbro. “Ci sarà fra un mese, ma la Marcia
inizia già oggi per quello che potrà intanto generare tutto
questo, per moltiplicare le iniziative di pace” ha affermato.
“Dal 24 febbraio – ha detto ancora Lotti – la guerra avanza
facendo strage di innocenti, riducendo le città in cimiteri,
minacciando la catastrofe atomica e la terza guerra mondiale.
Ogni giorno che passa, lo scontro s’innalza e la guerra diventa
più disumana e cieca distruggendo ogni residuo spazio di pace.
Fermiamo ora la guerra, prima che sia troppo tardi”.
Secondo quanto annunciato dagli organizzatori sarà una Marcia
“di chi la fa la pace e non di chi la invoca soltanto”. E sarà
quindi “delle persone che si prendono cura degli altri, con al
centro ancora una volta le scuole con i bambini impegnati nella
pace e nella fraternità”. “Una PerugiAssisi che non avremmo mai
voluto convocare” ha concluso Lotti.
“Avremmo voluto convocare il popolo della pace – ha commentato
Stefania Proietti – per allargare la pace e non per fermare una
guerra”.
Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi, intervenuto al
telefono, ha ricordato che la Federazione nazionale della stampa
sarà in marcia da Perugia ad Assisi, annunciando anche una
iniziativa in programma il giorno prima. “Verremo ad Assisi – ha
detto – con una delegazione di giornalisti ucraini, bielorussi e
russi per lanciare un appello per aiutare tutti quei giornali e
voci indipendenti che hanno chiuso o che stanno per chiudere a
causa di questa guerra”.

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