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La candidatura di “Lady Demonique” diventa un caso politico…Che non piace a Calenda

Doha Zaghi, 31 anni, di professione "dominatrice", figura nella lista "Agenda Como 2030" che sostiene la candidatura a sindaco di Barbara Minghetti

Di Redazione |

E' diventato un caso politico la candidatura alle prossime elezioni comunali di Como, nella lista "Agenda Como 2030" di Doha Zaghi, 31 anni, in arte 'Lady Demonique', mistress protagonista online di video hot. La lista sostiene la candidatura a sindaco di Barbara Minghetti (esponente di una lista civica e sostenuta dal centrosinistra), ed esprime candidati di Azione, Italia Viva, +Europa e Volt. Zaghi, in particolare, è espressione di Azione, il movimento di Carlo Calenda. "Qual è il problema? – ha affermato Zaghi -. Non sono una pornostar. Sono solo pregiudizi. Ho diverse amiche in Germania psicologhe che fanno anche la mia stessa professione. E così in America ci sono famose "dominatrici" con impegni importanti in politica". La vicenda è in evoluzione perché Calenda, in un tweet pubblicato domenica ha affermato: "Ragazzi, scherzi a parte, come ovvio non conoscevo i trascorsi della signora in questione. Se si trattasse di fatti privati nulla questio, ma direi che non ci sono i presupposti perché sia una candidata di Azione".

Dall'altra parte, la candidatura è invece difesa dalla stessa Barbara Minghetti: "Doha ha contribuito con serietà e ricchezza di proposte al nostro lavoro sul programma. Capisco il bisogno di colorare la campagna elettorale, ma sarebbe bello che nel 2022 ci concentrassimo su cose serie" e anche la lista Agenda Como ha espresso solidarietà: "Le scelte delle persone nella loro vita privata appartengono a un'altra sfera rispetto all'esercizio costituzionale dei diritti politici. E non devono certo impedire di portare un contributo costruttivo alla comunità civile cui apparteniamo. Questo significa essere liberali".

La Doha ha ribadito che la sua candidatura "è un modo per capire se l’Italia può essere un Paese senza pregiudizi e sessismo. «La mia candidatura – ha scritto – è un segnale per capire realmente se abbiamo le palle di vivere senza pregiudizi, sessismo e avvicinarci a quell'Europa e a quell'America tanto ammirata. In caso contrario l’Italia sarà solo la provincia dell’Arabia Saudita». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA