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Micciché rinuncia alla deroga: così il coordinatore di Forza Italia “perde” il nome del partito all’Ars

Al momento dunque il plenipotenziario di FI nell'Isola dovrebbe transitare nel gruppo misto

Di Redazione |

Nonostante sia al comando di Forza Italia in Sicilia anche se in rotta con un pezzo del gruppo dirigente e soprattutto col governatore Renato Schifani, Gianfranco Miccichè all’Assemblea regionale siciliana non ha più il nome del partito. E’ l’effetto del ritiro della richiesta di deroga per il gruppo Fi2 formalizzata stamani con una lettera trasmessa all’Ufficio di Presidenza che proprio oggi doveva votare per mantenere o meno il gruppo di Forza Italia con tre parlamentari, uno in meno del numero minimo previsto dal regolamento parlamentare (art.23) per la costituzione dei gruppi. Al momento dunque Miccichè dovrebbe andare al gruppo Misto. 

«E' solo una questione tecnica, sarà gruppo Misto Forza Italia» ha detto il leader di Forza Italia in Sicilia. Di fatto il gruppo Misto, di fatto, si costituisce proprio con l'ingresso dei parlamentari che facevano parte del gruppo Fi2. «E' solo fatto tecnico, organizzazione e personale resta quello attuale», aggiunge Miccichè, che rimane alla guida del partito in Sicilia.

Intanto però il deputato regionale Nicola D’Agostino ha deciso di aderire al gruppo di Forza Italia all’Ars e di non transitare al Misto, dove invece confluiscono Gianfranco Miccichè e Michele Mancuso, dopo la rinuncia alla deroga per il gruppo Forza Italia 2. Il gruppo Fi all’Ars, guidato da Stefano Pellegrino e al quale aderisce il governatore Renato Schifani, dunque ora conta 11 parlamentari. D’Agostino fa parte dell’Ufficio di presidenza dell’Ars, in qualità di deputato-segretario.   

«Personalmente sono dispiaciuto per la decadenza del gruppo di FI di cui facevo parte. Ma oggi è necessario fare chiarezza: sia dentro l’Ars che fuori dal Parlamento. Ritengo, per coerenza, di confermare la permanenza nel partito di Forza Italia e quindi chiederò l’iscrizione al gruppo che attualmente lo rappresenta all’Ars, presieduto dal collega Pellegrino», dice D’Agostino.

«Ho votato per Renato Schifani ed il mio rapporto di stima con il presidente è sempre stato eccellente – afferma – Spero di poter continuare a collaborare, per il bene della Sicilia, con un governo guidato da un presidente che anche sulle spinose vicende di questi giorni sta dimostrando autorevolezza e competenza».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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