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Miccichè sul suo futuro: «Deciderò a breve se andare al Senato o restare in Sicilia»

Il coordinatore regionale di Forza Italia commenta soddisfatto il risultato elettorale del centrodestra e in particolare quello del suo partito, il primo della coalizione nell'Isola

Di Redazione |

"Siamo il primo partito del centrodestra in Sicilia, siamo primi in quasi tutte le province, tranne a Ragusa, perché lì non abbiamo presentato la lista. E dove siamo arrivati secondi c'è una differenza di un solo punto". A parlare con l’Adnkronos è il Presidente uscente dell’Assemblea regionale siciliana, coordinatore di Forza Italia in Sicilia e risultato eletto sia a Sala d’Ercole che al Senato. Ma Miccichè deve ancora decidere se optare per un seggio al Senato, oppure restare in Sicilia. "Deciderò nei prossimi giorni…", chiosa lui. "Il risultato è stato emozionante, è un successo", dice ancora Miccichè che, come ammette "non dormo da 48 ore". Con i suoi 6.800 voti, a scrutinio quasi ultimato, Miccichè risulta il terzo degli eletti, dopo Edy Tamajo, Mister Preferenze con oltre 20 mila voti e Gaspare Vitrano. Al quarto posto, Francesco Cascio, che in caso di decisione di Miccichè di optare per il Senato entrerebbe a Sala d’Ercole. "Anche il fatto che io sia arrivato terzo, è fondamentale – spiega ancora il coordinatore di Fi in Sicilia – Perché indica che io faccio delle liste talmente forti da rischiare. Ed è proprio quello che io vorrei insegnare ai giovani. Cioè che se si è veramente innamorati del partito, allora bisogna fare vincere e non garantirsi il proprio seggio". 

Il testa a testa è con Fratelli d’Italia, all’Ars. "In molte province ci sono stati dei match bestiali – dice ancora Gianfranco Miccichè – che io sia terzo dimostra di quanto amore abbiamo per questo partito". Sulle preferenze ottenute, dice: "Ma io non sono un animale da consenso". E aggiunge: "Volevo vincere non perché volevo battere Fdi ma perché mi piace essere primo. Peraltro un match vinto che arriva dopo il risultato delle politiche in salita. Abbiamo recuperato sette-otto punti. E’ stata una battaglia molto dura". E ricorda che solo su Palermo il partito ha totalizzato "oltre 58 mila preferenze" e "quasi 20 mila voti di sola lista". Poi conclude: "Questo risultato mi ripaga anche della fatica degli ultimi cinque anni, e di qualche amarezza subita da uomini del mio stesso partito…"COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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