Musumeci: «Razza confermato per affermare il primato della politica»

Di Redazione / 21 Giugno 2021

«Io non voglio far passare il principio che un avviso di garanzia per falso ideologico debba mettere fine a un’esperienza di governo. Difendo il primato della politica e lo difendo senza mezzi termini. Ho riconfermato l’assessore Razza nel suo ruolo e me ne assumo la responsabilità».

Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, in diretta a Tagadà, su La7 dove è tornato a difendere la scelta di riportare Ruggero Razza alla guida dell’assessorato alla Salute della Regione. Razza è indagato nell’inchiesta sui dati Covid falsati. In particolare, ha fatto scalpore l’intercettazione in cui l'assessore ha detto "spalmiamo i morti" riferendosi ai dati dei decessi per Covid.

«La parola “spalmatura” si riferiva ai numeri e non ai morti – ha spiegato Musumeci – e la usano tutti, soprattutto negli uffici».

Il governatore ha poi aggiunto: «L'ho fatto proprio per opportunità politica (riconfermare Razza come assessore alla Salute ndr), se in Italia un amministratore deve andare a casa perché riceve un avviso di garanzia per un reato che non è associativo, oggi mezza classe dirigente in Italia deve lasciare le istituzioni. E’ un principio che non può passare: politica e magistratura devono mantenere un equilibrio».

ASTRAZENECA. La Sicilia «non è soddisfatta» di come è stata gestita, a livello nazionale, la questione Astrazeneca e la possibilità di una seconda dose eterologa ha ragionato Musumeci sempre a Tagadà. «Non siamo assolutamente soddisfatti ma abbiamo sempre evitato di assumere posizioni in dissenso rispetto a quelle romane e del generale Figliuolo, con cui abbiamo collaborato molto bene – ha aggiunto – però non c'è dubbio che da Roma arrivano notizie contrastanti. Lasciare la possibilità di scegliere per la seconda dose fra un siero e l’altro, di cui uno è Astrazeneca, non ha aiutato né gli indecisi né i diffidenti. Avremmo preferito una risposta secca: questa è l'indicazione da Roma e questo dovete fare».

Pubblicato da:
Fabio Russello
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