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Nella prima manovra Meloni l’addio alla legge Fornero e la stretta (futura) del Reddito di cittadinanza: tutte le misure

E' contemplata anche la riattivazione della Stretto di Messina spa per la realizzazione del ponte

Di Redazione |

Dal cuneo fiscale alle misure a favore delle famiglie più numerose, passando per la stretta al Reddito di cittadinanza, sono le principali novità che verranno introdotte con la prima manovra del governo Meloni in cui però, secondo fonti di palazzo, non ci sarebbe l’azzeramento dell’Iva su  pane, pasta e latte.  L'ipotesi era emersa dopo il vertice di governo di venerdì.   

CUNEO FISCALE – Il taglio andrà interamente ai lavoratori. Secondo l’ultimo orientamento, sarà di 2 punti (in continuità con quanto previsto dal governo Draghi) per i dipendenti con redditi fino a 35mila euro, e di 3 punti per quelli fino a 20mila euro.  STRETTA AL REDDITO DI CITTADINANZA – Uscita soft per i cosiddetti occupabili: 12 mesi, che però potrebbero essere ridotti a 8, di 'cuscinettò per l’inserimento nel mondo del lavoro, accompagnati da corsi di formazione obbligatori. Dal 2024 il sussidio sarà solo per gli abili al lavoro. 

IN PENSIONE A QUOTA 103 – Addio legge Fornero, la soluzione "ponte" per il 2023 è una quota 41 con il paletto di 62 anni. Nel prossimo anno il governo conta di realizzare un riforma organica. Il pressing di FI dovrebbe produrre l’aumento delle pensioni minime.   FLAT TAX – Confermato il regime forfettario per gli autonomi, con la soglia massima che va da 65mila a 85mila euro. Non sono state trovate le risorse per una flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti.   CONTRO IL CARO-BOLLETTE – Un «mix di aiuti» per coprire i primi tre mesi del 2023. Conferma per bonus sociale e crediti di imposta, con aliquote più vantaggiose per le piccole attività (dal 30% al 35%) e le imprese (dal 40% al 45%).   SCONTO SUI CARBURANTI – Dal primo dicembre si riduce, quasi dimezzandosi. Si passa, a dicembre, da uno sconto al distributore di 30,5 a 18,3 centesimi.   SOSTEGNI ALLA FAMIGLIA – Aumenta l’assegno unico familiare (la proposta è di raddoppiare da 100 a 200 euro la maggiorazione per i nuclei con 4 o più figli e di garantire 100 euro in più per i figli gemelli) e c'è un intervento sui congedi famigliari.   CAMBIA LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI – Prendendo a riferimento il regolamento Ue, gli extraprofitti si misurano sugli utili, e l'attuale aliquota al 25% viene innalzata al 30-33%. 

RAZIONALIZZAZIONE DELLE TAX EXPENDITURES – Si rivede il décalage che ora riduce il valore di alcuni sconti fiscali al crescere del reddito. Negli ultimi giorni è stato studiato un abbassamento delle soglie che farebbe scattare le riduzioni a partire da 60mila euro per arrivare all’azzeramento a 120mila euro.   PLUSVALENZE DA CRIPTO-ATTIVITÀ – Finora per prassi l’Agenzia delle entrate ha equiparato le valute virtuali a quelle estere, assoggettando le conversioni all’imposta del 26%. Si va verso un quadro normativo con una specifica definizione.   PLASTIC E SUGAR TAX – Nuovo rinvio dell’entrata in vigore dell’imposta sul consumo di plastica monouso e di quella sulle bevande zuccherate.   RAZIONALIZZAZIONE BONUS EDILIZI – È attesa nel decreto fiscale collegato: seguirebbe la stretta sul superbonus inserita nel dl Aiuti quater.   IVA SU PANE E PASTA – Al Cdm l’ultima parola sull'ipotesi di azzerarla o ridurla. Fra i prodotti interessati potrebbero rientrare anche quelli per l’infanzia.   TREGUA FISCALE – Cancellazione per le cartelle fino al 2015, al di sotto dei mille euro e riduzione di sanzioni e interessi, con rateizzazione in 5 anni, per le altre. Pare accantonata l'ipotesi della "voluntary disclosure" sui capitali all’estero. 

LOTTERIA DEGLI SCONTRINI ISTANTANEA – Arrivano incentivi per l'adeguamento di pos e casse per la lotteria degli scontrini, trasformata dal dl Pnrr di giugno in un gioco a premi istantaneo.   TETTO AL CONTANTE – Dal primo gennaio aumenta a 5mila euro.   AIUTI ALLE MARCHE – Sono stanziati 200 milioni di euro per la regione colpita dall’alluvione di settembre. Altri 200 milioni sono autorizzati con un decreto atteso in Consiglio dei ministri.   PONTE SULLO STRETTO – Viene riattivata la Stretto di Messina spa, in liquidazione da nove anni, nata nel 1981 per la realizzazione del Ponte fra Sicilia e Calabria. 

Nella manovra potrebbe entrare una norma per bloccare l’automatismo previsto dal Codice della strada che da gennaio 2023 farebbe scattare un aggiornamento al rialzo degli importi delle multe stradali. Su questa misura negli ultimi giorni ha spinto in particolare il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. E una decontribuzione fino ad un massimo di 6mila euro per le aziende che intendono assumere, a  tempo indeterminato, giovani under 36 con già un contratto a tempo determinato. Lo sgravio si applica anche per i percettori del reddito di cittadinanza. E’ questa è una delle misure contenute, secondo quanto si apprende, dalla legge di bilancio ancora all’esame del consiglio dei ministri.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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