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Nel Governo regionale è lite sui “saggi” del Pnrr scelti da Armao

La cabina di regia sul Recovery contestata da alcuni assessori: «Le scelte vanno condivise». Sul banco degli imputati l'assessore all'Economia che però spiega: «E' solo un gruppo di studio. La gestione del piano resterà collegiale e comunque la commissione Bilancio dell’Ars vigilerà su ogni passo» 

Di Redazione |

«Senti, ragazzino, così non possiamo più andare avanti». Se un assessore british come Roberto Lagalla s’è davvero rivolto così al collega Ruggero Razza, accusando tramite lui il governatore di «avallare le scelte di Gaetano, che continua a farsi i fatti suoi», allora la tensione nel governo regionale è davvero alta.

Il Gaetano in questione è Armao. E l’oggetto dell’indignazione dell’ex rettore di Palermo è la gestione del “Recovery con le sarde”. O, per essere più precisi, la cabina di regia istituita dall’assessore all’Economia per interfacciarsi con Roma allo scopo di  «utilizzare al meglio le risorse stanziate nel Pnrr per la realizzazione in Sicilia di interventi strategici». La nomina è di una settimana fa: Armao ha scelto «un gruppo di lavoro qualificato» coordinato da Nicola Vernuccio (ex dirigente generale della Regione, vicino anche a Gianfanco Miccichè e Riccardo Savona, e dunque sintomo della pace scoppiata in Forza Italia) e composto da altri alti burocrati (Ignazio Tozzo, Giovanni Bologna, Federico Lasco), da docenti universitari e professionisti (Clara Celauro, Marco Romano, Marcantonio Ruisi, Giuseppina Talamo e Fabrizio Tigano), oltre che dal capo di gabinetto dello stesso Armao, Mario Parlavecchio. Nella segreteria tecnica della “cabina” due esperti (Rosario Genchi e Alfio Leotta) e Daniela Pennisi dell’ufficio di gabinetto dell’Economia.

Nulla da dire sui nomi, ma è il metodo che non è andato giù a più di un componente del governo di Nello Musumeci. Mal di pancia finora sopiti dall’assenza di un confronto in giunta (la seduta di giovedì scorso è saltata per le audizioni della commissione Ecomafie a Palermo), ma comunque affiorati nei momenti di contatto, oltre che in chat e telefonate di fuoco. L’accusa ad Armao è quella «di non aver coinvolto gli altri nella nomina di un organismo che avrà voce in capitolo sulle risorse di tutti». Non è soltanto Lagalla a pensarla così per i fondi su istruzione e formazione».

Anche Mimmo Turano (Attività produttive) ha avuto più di uno sfogo con i colleghi. E persino Marco Falcone, più guardingo nell’esternare il presunto malessere per ragioni di lealismo forzista, avrebbe gradito un maggiore coinvolgimento visto che le infrastrutture sono uno dei capitoli più importanti. Se questa cabina fosse una cosa seria, avremmo dovuto parlarne tutti assieme», è la sintesi di un altro assessore.

Ma lo sfogo di Lagalla con Razza – della serie: parla a nuora perché suocera intenda – tradisce anche un malumore su quella che qualcuno definisce «una delega in bianco» del governatore al suo vice. Una tendenza che, in vista dell’ultima finanziaria del quinquennio musumeciano, rischia di alzare il livello di scontro ben oltre il governo, fino ad agitare tutta la coalizione. «Se Nello s’è messo in testa di fare l’ultimo anno a fare comizi nelle piazze, lasciando ad Armao la gestione della cassaforte deve dircelo chiaramente», è la riflessione di un vecchio saggio del centrodestra all’Ars. 

Se ne riparlerà nella giunta di giovedì. In cui dovrebbero arrivare le “schede” che Musumeci ha chiesto a tutti i dipartimenti sui progetti da finanziare con la prima tranche di 774 milioni del Fsc. Sullo sfondo lo scontro governo-Ars, dopo la “lista della spesa” stilata dalla commissione Bilancio, bocciando alcune scelte di Palazzo d’Orléans. Ora si attende l’esito del monitoraggio sulle opere «in possesso della progettazione di livello almeno definitivo». Magari, per trovare un compromesso, ci sarà bisogno di una “cabina di regia”. Citofonare Armao? «Macché cabina di regia – poi spiegato Armao – quello è solo un gruppo di studio che mi aiuterà a studiare i documenti. La gestione del piano resterà collegiale e comunque la commissione Bilancio dell’Ars vigilerà su ogni passo».

Twitter: @MarioBarresi 

 Alle 16, a Palazzo Orleans, il governatore Nello Musumeci 'battezzerà la 'cabina di regià sui fondi del Pnrr creata da Gaetano Armao per fare da supporto all’assessorato all’Economia nei rapporti con il ministero dell’Economia, con la commissione Affari finanziari, con quella Affari europei e internazionali della Conferenza delle Regioni e con la stessa Conferenza. A coordinare la cabina di regia è stato confermato Nicola Vernuccio, ex dirigente generale della Regione. Lo scorso 15 settembre, l’assessore Armao, che presiederà il "gruppo di lavoro», ha firmato un decreto che modifica in parte il primo decreto, soprattutto per quanto riguarda i referenti della cabina di regia che fornirà supporto all’interlocuzione tra l’assessorato all’Economia con ministero e commissioni «con particolare riferimento alle procedure finanziarie e alle relazioni contabili e di gestione con il fondo di rotazione per l'attuazione delle iniziative Next Generation Eu. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA