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LE ELEZIONI REGIONALI

Ars, 8 liste superano lo sbarramento: ecco i deputati pronti a entrare con Schifani nel Parlamento siciliano

L'expolit delle liste di centrodestra, il ritorno della Dc, l'addio di Claudio Fava: ecco cosa hanno detto le urne

Di Redazione |

Sono otto le liste elettorali che hanno superato lo sbarramento del 5%, previsto dalla legge regionale, e quindi eleggono deputati all’Assemblea siciliana. Per 11 liste invece, non scatterà alcun seggio perché non hanno oltrepassato la soglia di legge. L’en plein lo fa il centrodestra: 5 liste su 5 portano almeno un rappresentante tra i 70 che siederanno nel Parlamento più antico del mondo.

Ritorna all’Ars il simbolo della Dc: il partito di Totò Cuffaro ha superato il 6%. Staccano il biglietto per sala d’Ercole anche i «Popolari e autonomisti» di Raffaele Lombardo (una manciata di voti in più della Dc), Lega-Prima l’Italia con poco più del 6%; FdI e Fi, quando mancano poche sezioni alla fine dello spoglio, si contendono il primato nella coalizione, con un vantaggio in questo momento ad appannaggio del partito di Giorgia Meloni., sopra il 15%.

Nel centrosinistra rimane fuori Centopassi, poco sopra il 3%, con il suo leader Claudio Fava che ieri ha annunciato, dopo 30 anni, il ritiro dall’impegno politico, mentre il Pd si attesta sotto il 13%. Nessun seggio per Azione-Iv-Calenda, intorno al 2% e Sicilia Vera: la lista che porta il nome del movimento di Cateno De Luca non arriva neanche al 3%. Su nove liste presentate – anche se non in tutti i collegi – per l’ex sindaco di Messina supera la soglia soltanto la lista «De Luca sindaco di Sicilia-Sud chiama Nord», che va oltre il 13%.

Sopra il 13% anche il M5s. Appena lo 0,4% dei voti, invece, per la lista dei Siciliani liberi.

Ecco la ripartizione dei 70 seggi.  Pd: 11 seggi liste provinciali; Forza Italia 11 seggi liste provinciali + 2 del listino (totale 13 seggi); Fratelli d’Italia 11 seggi liste provinciali + 2 del listino (totale 13 seggi); Lega 4 seggi liste provinciali + 1 del listino (totale 5 seggi); Nuova Dc 4 seggi liste provinciali + 1 del listino (totale 5 seggi); Autonomisti e Popolari 4 seggi liste provinciali + 1 del listino (totale 5 seggi); De Luca 6 seggi liste provinciali + 1 del listino (totale 7); Movimento Cinque stelle 11 seggi liste provinciali. 

Ecco quindi i 70 deputati che dovrebbero entrare all'Ars. Uno è il governatore Reanto Schifani. Sei sono quelli del listino del presidente che scatta quando si supera il 40% delle preferenze e ormai Schifani sembra sopra la soglia:  si tratta dell'agrigentino Riccardo Gallo Afflitto (Forza Italia), di Elvira Amata e Gaetano Galvagno di Fratelli d’Italia, Marianna Caronia della Lega, Giuseppe Lombardo del Mpa, nipote dell’ex presidente della Regione Raffaele. In quota Udc-Dc entra la terza donna del listino, ovvero Federica Marchetta, moglie del segretario regionale dell’Udc Decio Terrana.

Andiamo agli altri candidati più votati provincia per provincia e che dovrebbero quindi sedere all'Ars. In provincia di Agrigento dovrebbero essere eletti Carmelo Pace (Dc), Giovanni Di Mauro detto Roberto (Popolari e Autonomisti), Margherita La Rocca Ruvolo (Forza Italia), Giusi Savarino (FdI) e Carmelo Pullara (Prima l'Italia-Lega).

Dalla provincia di Caltanissetta dovrebbero arrivare all'Ars: Michele Mancuso (Forza Italia), Rosario Caci (Popolari e Autonomisti), e Giuseppe Sebastiano Catania (FdI).

A Catania i 13 eletti dovrebbero essere Ludovico Balsamo (De Luca sindaco di Sicilia), Davide Vasta (De Luca sindaco di Sicilia), Luca Sammartino (Prima l'Italia-Lega), Josè Marano (M5s), Nuccio Di Paola (M5s), Anthony Barbagallo (Pd) – che dovrebbe optare per il seggio alla Camera lasciando il posto a Giovanni Burtone -, Giuseppe Castiglione (Mpa, partito nel quale risulta più votato Giuseppe Lombardo che però è nel listino di Schifani), Dario Daidone (FdI, partito nel quale risulta più votato Gaetano Galvagno che però è anche lui nel lisitino del governatore), Giuseppe Zitelli (FdI), Marco Falcone (Forza Italia),  Nicola D'Agostino (Forza Italia), Andrea Messina (Dc). Il tredicesimo dovrebbe essere Angelo Villari di Sicilia Vera.

In provincia di Enna gli eletti dovrebbe essere Sebastiano Venezia (Pd) e Luisa Lantieri (FI).

Dalla provincia di Messina sbarcano all'Ars: Cateno De Luca (De Luca sindaco di Sicilia) che entrando in Assemblea come secondo nella corsa a governatore lascerà il posto al secondo più votato ovvero Matteo Sciotto; Giuseppe Lombardo (De Luca sindaco di Sicilia), Luigi Genovese (Popolari autonomisti); Giuseppe Galluzzo (FdI), Giuseppe Laccoto (Prima l'Italia-Lega), Tommaso Calderone (Fi) che dovrebbe optare per il seggio in Parlamento e lasciare il posto a Bernadette Grasso, poi Antonio De Luca (M5s) e  Calogero Leanza (Pd).

A Palermo sono 16 i deputati che entrano all'Ars. Finora quasi certi di un posto in Parlamento sono: Adriano Varrica e Luigi Sunseri (M5s); Ismaele La Vardera  e  Salvatore Geraci (De Luca sindaco di Sicilia); Edy Tamajo, Gianfranco Miccichè e Gaspare Vitrano (FI); Valentina Chinnici e Antonello Cracolici (Pd); Nuccia Albano (Dc); Vincenzo Figuccia (Lega); Alessandro Aricò, Fabrizio Ferrara e Marco Intravaia (FdI).

Ragusa manda all'Ars 4 deputati. Dovrebbero essere Nello Dipasquale (Pd); Stefania Campo (M5s); Giorgio Assenza (Prila l'Italia – Lega) e Ignazio Abbate (DC).

Ecco invece quali sarebbero gli eletti in provincia di Trapani: Stefano Pellegrino (FI); Dario Safina (Pd); Mimmo Turano (Lega); Nicola Catania (FdI) e Cristina Ciminnisi (M5s).

A Siracusa ancora mancano i dati di 215 sezioni tra Avola, Lentini, Noto e nel capoluogo. E quindi non si possono ancora definrie gli eletti.

La proclamazione di Renato Schifani a presidente della Regione siciliana dovrebbe avvenire entro la fine della settimana. Ci vorrà più tempo invece per i deputati eletti in Assemblea, perché lo scrutinio non è ancora completato in alcuni sezioni e bisognerà poi verificare le schede. Non appena sarà definita l’attribuzione dei seggi, la segreteria generale dell’Assemblea convocherà i neo eletti per l'accoglienza e le procedure di rito (foto e consegna del kit del parlamentare); dopo sarà convocata l’aula (tra fine ottobre e i primi di novembre) per l’insediamento e si procederà all’elezione del presidente, dell’ufficio di presidenza e alle composizione delle commissioni parlamentari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA